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La creazione di una società low carbon e plastic free passa attraverso l’economia circolare, che punta al recupero e limita le emissioni. Il programma eCircular e il volume 100 Italian Circular Economy Stories fanno sperare in un’Italia migliore, più consapevole ed efficiente.
Promuovere l’innovazione nella sfida ai cambiamenti climatici, favorendo la creazione e lo sviluppo di una società low carbon. L’obiettivo del Programma eCircular ideato da Climate-KIC (comunità europea che connette istituzioni, università e aziende sul territorio continentale) è ambizioso, virtuoso e tremendamente attuale. Si focalizza, infatti, su una delle urgenze più pressanti del momento: la produzione e la gestione di rifiuti plastici, che stanno letteralmente soffocando territori e oceani.
Le immense proporzioni del problema sono dovute, da un lato, a una scarsa abitudine all’uso consapevole e al riuso degli oggetti, dall’altro da una difficoltà nel riciclo di materiali plastici, in buona parte imballaggi, recuperati solo per il 40%. Una vera e propria piaga, che segnalano non solo le associazioni ambientaliste, ma anche l’UNEP e l’Unione Europea, che ha recentemente proposto alcune misure per ridurre l’utilizzo di prodotti plastici usa e getta.
In questa battaglia, il progetto eCircular, capitanato dall’Università di Bologna e coadiuvato da importanti partner a livello europeo, potrà contare sulla disponibilità di oltre 6 milioni di euro, che serviranno ad ottimizzare il ciclo di vita dei prodotti plastici, riducendo così la produzione di rifiuti.
Il programma punta su progetti pilota e tecnologie digitali: strumenti che possono permettere, ad esempio, di migliorare la trasparenza del mercato favorendo l’informazione, o aumentare l’efficacia di processi come ReUseoReManufacturing, mirando a ottenere nuove normative e nuovi standard.
D’altro canto l’Italia, sul fronte economia circolare, promette bene. Secondo dati Eurostat, in Europa il Belpaese presenta la quota maggiore di materia prima seconda impiegata dal sistema produttivo: il 18,5%, quasi un quinto del totale. Con 256,3 tonnellate per milione di euro di consumo di materia e il 485 milioni di tonnellate di rifiuti non pericolosi avviati a riciclo, è stato calcolato (fonte Ambiente Italia) che l’Italia consenta un risparmio di energia primaria per oltre 17 milioni di tonnellate equivalenti di petrolio all’anno, e di emissioni per circa 60 milioni di tonnellate di CO₂.
Il volume “100 Italian Circular Economy Stories”, frutto di una ricerca congiunta di Enel e Symbola, racconta un’Italia che ha il merito di aver portato il Paese a questi primati. Si tratta di cento esempi virtuosi di aziende, imprese, associazioni, centri di ricerca, enti no profit, che ottimizzano le filiere riducendo le emissioni e il proprio impatto sull’ambiente. La pubblicazione cataloga le 100 realtà dividendole in 11 categorie, a seconda della loro filiera produttiva: Armadio Verde, Aboca, Cuki Group, Politecnico di Torino, Novamont, Slow Food sono solo alcuni esempi. Per una panoramica completa, il volume è disponibile e consultabile online a questo link. Buona lettura!
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