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Lo scorso 1° giugno la Commissione europea ha pubblicato la comunicazione “Verso una pesca più sostenibile nell’UE: situazione attuale e orientamenti per il 2023” un documento programmatico in cui ha illustrato sia lo stato attuale del settore in oggetto sia i progetti da realizzarsi per il 2023.
"Dobbiamo perseverare con i nostri sforzi in tutti i settori, in particolare nel Mar Baltico e nel Mar Mediterraneo, e proteggere le specie e gli habitat sensibili in maniera più efficace; a lungo termine tali azioni ci permetteranno di avere più pesce sulle nostre tavole e di rendere fiorenti le comunità di pescatori. Auspico che l'industria e gli Stati membri ci sostengano per raggiungere questi obiettivi" il commento di Virginijus Sinkevičius, Commissario per l'Ambiente, gli oceani e la pesca.
Le priorità per il 2023
Nel testo la Commissione europea ha definito il programma che dovrà essere necessariamente attuato per il prossimo anno per poter difendere e preservare la biodiversità marina, in particolar modo quella del Mar Mediterraneo. Nella comunicazione, infatti, sono previste diverse attività tra le quali:
- una migliore gestione dell'attività di pesca e dell’obbligo di sbarco (divieto di rigettare in mare pesci morti);
- una protezione adeguata degli ecosistemi marini.
A tal proposito si precisa che secondo alcuni studi e ricerche le zone dell'Atlantico nordorientale dovrebbero essere in grado di garantire un rendimento sostenibile per il futuro (il "rendimento massimo sostenibile" o MSY) a differenza di quanto accade, invece, nel Mar Mediterraneo in cui occorre attuare interventi più urgenti. Al fine di poter monitorare lo stato della biodiversità marina, si precisa a tal proposito che il Mar Mediterraneo è stato suddiviso attraverso la risoluzione 31/2007/2 della Commissione Generale per la Pesca nel Mediterraneo (General Fishery Commission for the Mediterranean - GFCM) in 30 sub-aree geografiche differenti, denominate GSA (Geographic Sub Areas).
Prossime tappe
La Commissione invita gli Stati membri, gli stakeholder e chiunque è interessato a presentare entro il 31 agosto 2022 le proprie osservazioni in merito alla comunicazione in oggetto.
L’Italia e la legge SalvaMare
In merito agli impegni assunti dall’Italia per preservare l’ambiente marino si segnala che il Senato ha approvato l’11 maggio scorso la Legge SalvaMare. Scopo del nuovo testo di legge è quello di contribuire al risanamento dell'ecosistema marino e alla promozione dell'economia circolare.
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