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Il Senato ha approvato l’11 maggio scorso con 198 voti favorevoli, nessun contrario e 17 astenuti la Legge SalvaMare, progetto presentato e promosso dall’ex ministro dell’Ambiente Sergio Costa. Scopo della norma è quella di contribuire al risanamento dell'ecosistema marino e alla promozione dell'economia circolare, nonché a sensibilizzare la collettività nell’adottare modelli comportamentali virtuosi e volti alla prevenzione dell'abbandono dei rifiuti in mare, nei laghi, nei fiumi e nelle lagune e alla corretta gestione dei rifiuti.
Le novità per gli operatori del settore marittimo
La Legge SalvaMare prevede l’introduzione di alcune novità soprattutto per gli operatori del settore marittimo. Con l’entrata in vigore della norma, infatti, i pescatori potranno trasportare fino a riva i rifiuti accidentalmente pescati, senza incorrere nella commissione del reato di abbandono di rifiuti. L’articolo 2 della Legge prevede che il comandante della nave o il conducente del natante può conferire gratuitamente i rifiuti accidentalmente pescati presso il centro di raccolta più vicino.
La promozione delle campagne di pulizia
La norma prevede tra l’altro la promozione di campagne di pulizia da parte di numerosi soggetti associativi e non, tra cui gli enti gestori delle aree protette, le associazioni ambientaliste, le associazioni dei pescatori, le cooperative e le imprese di pesca, nonché i loro consorzi, le associazioni di pescatori sportive e ricreative, le associazioni sportive di subacquei e diportisti, le associazioni di categoria, i centri di immersione e di addestramento subacqueo nonché i gestori degli stabilimenti balneari. Sono altresì soggetti promotori gli enti del Terzo settore nonché, le organizzazioni non lucrative di utilità sociale, le associazioni di promozione sociale, le fondazioni e le associazioni con finalità di promozione, tutela e salvaguardia dei beni naturali e ambientali e gli altri soggetti individuati dall'autorità competente. Gli enti gestori delle aree protette possono altresì realizzare, anche di concerto con gli organismi rappresentativi degli imprenditori ittici, iniziative di comunicazione pubblica e di educazione ambientale per la promozione delle campagne. Al fine di dare adeguata informazione ai pescatori e agli operatori del settore circa le modalità di conferimento dei rifiuti accidentalmente pescati o volontariamente raccolti, la legge prevede l’organizzazione di adeguate forme di pubblicità e sensibilizzazione a cura delle Autorità di sistema portuale o a cura dei comuni territorialmente competenti nell'ambito della gestione dei rifiuti urbani.
Il riconoscimento ambientale per gli imprenditori ittici
Agli imprenditori ittici che, nell'esercizio delle proprie attività, utilizzano materiali di ridotto impatto ambientale, partecipano a campagne di pulizia o conferiscono i rifiuti accidentalmente pescati la norma, prevede l’attribuzione di un riconoscimento ambientale attestante l'impegno per il rispetto dell'ambiente e la sostenibilità dell'attività di pesca da essi svolta.
Le associazioni ambientaliste promotrici della norma
L’approvazione della Legge SalvaMare rappresenta un importante tassello nel panorama normativo italiano a difesa dell’ambiente e dell’economia circolare. A tal proposito si segnala che tra le realtà sostenitrici della norma vi sono Confindustria Nautica, Marevivo, Federazione del Mare, Assonave, Assoporti, Confitarma, Federpesca, Lega Navale, LIV e Stazione Zoologica Anton Dohrn.
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