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Green Deal, strategia, partecipazione giovanile in vista delle prossime elezioni europee. La conferenza al Salone del Libro di Torino.
9 maggio, Festa dell’Europa. Non stupisce che, in tale data, il Vecchio Continente e l’Unione europea siano state protagoniste e oggetto di dibattito al Salone Internazionale del Libro di Torino, kermesse culturale e occasione di confronto su molti livelli. “L’Europa al bivio: quali scenari in vista delle elezioni? Verso un'Europa più sostenibile. Il ruolo cruciale degli SDGs” è il titolo della conferenza, organizzata da ASviS nell’ambito del Festival dello Sviluppo Sostenibile. Obiettivo dell’incontro, approfondire il ruolo chiave giocato dall’Unione europea rispetto alle diverse dimensioni dello sviluppo sostenibile in vista delle prossime elezioni.
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Clicca quiCorazza: serve strategia di politica industriale
“C’è un piano americano da 3000 miliardi per attirare investimenti green negli Stati Uniti e, come sappiamo, la Cina da molti anni promuove in tutti i modi possibili l'auto elettrica riuscendo, tramite investimenti in Africa e in America Latina a controllare la filiera del cobalto, del litio, di alcune terre rare” ha proseguito Corazza. “Oggi quello che manca all'Europa è una strategia di politica industriale che la renda indipendente dalle materie prime e competitiva nelle tecnologie, con una sua linea strategica. Quindi forse il prossimo Parlamento e il prossimo Consiglio dei Ministri dovranno puntare di più sul rafforzamento di questa autonomia strategica europea, anche per la nostra stessa sicurezza”.
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Pace, partecipazione giovanile e sviluppo sostenibile
L’Unione Europea fa fatica a guardare al proprio futuro perché i giovani partecipano sempre meno alla vita politica. Durante la conferenza, sono stati citati dati secondo i quali nel 2022 il 42% dei giovani tra i 18 e i 34 anni non ha votato alle elezioni politiche, con un picco del 50% per quelli che vivono in condizioni di marginalità socioeconomica. Come affrontare questa discrepanza e le sfide alle porte?
Secondo Filippo Salone, coordinatore del gruppo di lavoro Obiettivo 16 ASviS: “Non c’è sviluppo sostenibile senza pace non c’è pace senza sviluppo sostenibile. L’audacia deve andare di pari passo con la saggezza. Come sostenuto dal nostro gruppo di lavoro nel policy brief sulla partecipazione giovanile, abbiamo una soglia di elettorato alta, 25 anni per essere eletti in Europa. Dobbiamo abbassarla per avvicinare i giovani, che sono nativi europei e refrattari ai confini”. E ha concluso: “Nemmeno la più bieca forza centrifuga può mettere in discussione l’Europa. Se questa si trova a un bivio, dobbiamo sforzarci di dare un’indicazione segnaletica a tale bivio. Quale può essere? La consapevolezza che l’Europa non è un’opportunità, ma una necessità”.
Immagine di copertina: Valentina Tibaldi, Nonsoloambiente.it
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