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Immagine: European Parliament Media Center
Il cancelliere promette un’economia a rinnovabili e idrogeno entro il 2030, si cercano partner tecnologici per la decarbonizzazione dell’economia tedesca.
La Germania ha deciso di affrontare la complessa sfida di rendere il proprio sistema energetico sicuro e sostenibile entro la fine del decennio. Il Paese ha già accantonato 260 miliardi di euro per far fronte ai rischi di una possibile crisi energetica innescata dall’invasione russa dell’Ucraina e si sta ora impegnando a investire ancora di più per superare le sfide dell'energia rinnovabile.
Secondo un articolo di Bloomberg, il cancelliere federale Olaf Scholz ha dichiarato che l'investimento totale richiesto per rendere il sistema energetico tedesco in linea con gli standard economici e ambientali proposti dal suo governo dovrebbe superare i mille miliardi di dollari entro il 2030. Questa cifra comprende investimenti per l'aggiornamento delle reti elettriche e per la sostituzione delle centrali nucleari e a carbone con fonti di energia rinnovabile, come l'energia solare e quella eolica. Inoltre, il Paese ha delineato un piano per raggiungere l'obiettivo di produrre energia elettrica esclusivamente da fonti rinnovabili, gas e idrogeno entro il 2030.
Il piano: al centro rinnovabili e idrogeno
Le stime presentate dal governo tedesco tengono in considerazione l’aumento generale dei consumi elettrici del Paese. Includono, inoltre, soluzioni per soddisfare l'ulteriore aumento della domanda, conseguente all’adozione in massa di auto elettriche e di sistemi di riscaldamento alimentati a elettricità. Mantenendo gli impegni relativi al cambiamento climatico, puntano a una generazione elettrica sostenibile pari a 750 terawattora entro il 2030.
Secondo i dati forniti, la transizione verso una rete a maggioranza di rinnovabili richiederà l'installazione di pannelli solari per l'equivalente di 43 campi da calcio al giorno, oltre a 1.600 pompe di calore al giorno, per sopperire alla sostituzione delle vecchie caldaie a gas. Secondo una road map presentata di recente dallo stesso Scholz, lo sforzo richiederà che in media ogni giorno vengano costruite "quattro o cinque turbine eoliche".
Il piano nazionale tedesco prevede anche soluzioni per generare elettricità quando il vento e il sole non sono disponibili: il Paese incentiverà la creazione di centrali a gas pronte per funzionare a idrogeno, ma il governo sta ancora cercando investitori disposti a farsi carico di progetti così complessi. Berlino ha recentemente annunciato che quest'anno indirà gare d'appalto per nuove centrali a gas che, una volta operative, garantiranno una produzione elettrica pari a circa un decimo rispetto al pieno regime, previsto nel 2030.
La revisione di mercati e infrastrutture
Il governo tedesco sta inoltre cercando di risolvere il problema dell’integrazione in rete delle fonti rinnovabili, normalmente meno costanti della produzione da combustibile fossile, con una profonda revisione del modo in cui l'elettricità viene acquistata e venduta, e ha incaricato un gruppo di esperti di pianificare la riprogettazione. Oltre alla ridefinizione del mercato delle capacità tedesco e del mercato finanziario nazionale dell’energia, il governo vuole anche creare una rete infrastrutturale di nuova concezione, pronta ad accogliere rinnovabili e idrogeno come core della propria produzione.
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