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Il behavioural design può cambiare radicalmente le abitudini delle persone in termini di sostenibilità. Ecco gli esempi di questo connubio.
Per raggiungere obiettivi di sostenibilità, è fondamentale ripensare al modo in cui prodotti e servizi vengono costruiti. Progettare per incentivare ad un comportamento sostenibile significa ricercare soluzioni efficaci e a basso impatto ambientale ai problemi delle persone: è da questo principio che nasce il behavioural design. Il design comportamentale ha un legame profondo con la sostenibilità e viene applicato in diversi contesti per modificare gli approcci delle persone, dal food alla salute.
Che cos’è il design comportamentale?
Il behavioural design è una branca della behavioural science e integra al suo interno diverse discipline, dalla psicologia all’economia. Il suo obiettivo è quello di progettare prodotti o servizi che possano influenzare il comportamento e gli approcci di chi ne usufruisce. Per questo il legame con la sostenibilità è così stretto: il design comportamentale può avere un impatto nella tutela dell’ambiente, portando con sé innovazioni tecnologiche e un nuovo stile di vita. Ad esempio, un utilizzo inefficiente dei sistemi di riscaldamento può essere dovuto ad una scarsa attività di progettazione; per questa esigenza ci sono termostati intelligenti che aiutano le persone a gestire meglio la pianificazione e ridurre gli sprechi.
In che modo si possono orientare i comportamenti?
Pier Paolo Peruccio, docente di Design al Politecnico di Torino e componente della World Design Organization, ha raccontato in un’intervista del Sole 24 Ore che la chiave per indirizzare i comportamenti è passare da una logica sanzionatoria ad una di premiazione. “Per esempio, oltre a dare sanzioni ai guidatori scorretti, perché non premiare quelli virtuosi? Si usano molto le dinamiche di gioco attraverso le quali le persone vengono vengo motivate a partecipare, vogliamo aumentare l’engagement, la voglia di mettersi in gioco”, ha dichiarato Peruccio.
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Le caratteristiche del design comportamentale
Per progettare nuove esperienze basate sul design comportamentale, è necessario partire da una profonda conoscenza delle persone. Questa è possibile attraverso interviste in profondità agli utenti, test e valutazioni di usabilità, il tutto al fine di comprendere le motivazioni psicologiche del target prima ancora dello sviluppo dei prototipi. Le risposte che vanno cercate fanno riferimento a quali tipi di riconoscimenti cercano gli utenti, cosa potrebbe soddisfare il loro desiderio di accettazione sociale, cosa li motiva a compiere una determinata azione.
Il design comportamentale come leva anche sociale
L’ambiente non è il solo a poter beneficiare di una progettazione che segue i principi del design comportamentale. Un esempio di behavioural design è l’app ImagineCare Health, una piattaforma biometrica che consente ai pazienti affetti da malattie cardiache, diabetiche e respiratorie croniche di monitorare le loro condizioni di salute e ricevere supporto medico. Acquistata dalla società sanitaria Lifecare X con sede a Stoccolma nel 2017, l'app si integra con una serie di dispositivi, come bilance e sfigmomanometro, per tenere traccia degli indicatori chiave di salute. I medici possono monitorare le condizioni dei pazienti e tutti quei comportamenti che possono impattare sulla salute (aumenti di peso, gestione dello stress). Questo ha portato ad un incentivo della diagnosi precoce, con un risparmio di 23% dei costi del pronto soccorso per i pazienti coinvolti e del 15% del costo totale delle cure (in media, 298 dollari per utente al mese). Questa è la dimostrazione di come il design comportamentale sia potente e possa avere un impatto sociale, oltre che ambientale.
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#SustainableTalks: Novamont
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