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Il fotovoltaico a film sottile sarà la tecnologia leader nel futuro del solare? Secondo le stime, il mercato vedrà un decisivo boom nei prossimi anni .
Una tecnologia innovativa e interessante per produrre energia pulita, rinnovando anche il settore del fotovoltaico: stiamo parlando dei pannelli a film sottile, l’ultima rivoluzione del solare all’avanguardia. L’estrema flessibilità, lo spessore estremamente ridotto e la capacità di assorbire energia anche in condizioni di luce diffusa hanno permesso a questa tipologia di pannelli di avanzare sul mercato, anche se i “classici” pannelli detengono ancora il 70% delle quote.
Secondo le previsioni, però, lo scenario è destinato a mutare radicalmente nei prossimi anni. Stando a quanto emerso dall’ultima analisi di settore, pubblicata da ResearchAndMarkets.com, il comparto registrerà una crescita significativa nel breve termine sotto la spinta dell’Asia Pacifico e degli ultimi miglioramenti tecnologici ottenuti dai produttori.
Per gli analisti, la produzione annua sarà di 500 GW entro il 2020 dai 40 GW registrati nel 2013, con un tasso di sviluppo talmente veloce da rendere il fotovoltaico il settore a crescita più elevata.
I pannelli solari a film sottile rappresentano la soluzione ideale per abbassare ulteriormente i costi dell’energia. Con l’avanzamento tecnologico nel campo, i limiti iniziali di questi pannelli sono stati superati, migliorando di molto i margini di prestazione.
Anche se, attualmente, i pannelli solari policristallini detengono la leadership del mercato, secondo la ricerca di mercato nel prossimo futuro la prospettiva sarà ben diversa. Attualmente ci sono più di 160 aziende che producono celle e moduli solari thin film nel mondo, come First Solar, Kaneka e Mitsubishi. La Germania è uno dei paesi leader, seguita da Cina, Stati Uniti, Giappone e Italia.
Ciò che contraddistingue i pannelli solari a film sottile è la capacità di assorbimento delle celle, che catturano luce fino a 350 volte in più delle celle al silicio cristallino.
Tuttavia, per anni il vero freno al loro sviluppo è stata l’efficienza media: nel caso dei pannelli a film sottile siamo su un 11-13%, contro il 15-16% dei pannelli cristallini.
La buona notizia è che, secondo le analisi degli scienziati della Colorado State University, l’efficienza potrebbe salire fino al 25% sui pannelli solari a film sottile già entro tre anni. La tecnologia, dunque, è in continua evoluzione e questa innovazione permetterà l’inserimento di questi impianti sul mercato.
Ci sono attualmente quattro tipologie di pannelli a film sottile in commercio, diversi per materiali e caratteristiche:
- Pannelli a base di Silicio amorfo o aSi, con un sistema produttivo simile a quello impiegata per realizzare pannelli in silicio cristallino.
- Pannelli al Tellururo di cadmio o Cdte, la tipologia attualmente a più alta efficienza e con le maggiori quote di mercato.
- Pannelli a base di (di)seleniuro di rame indio gallio o CIGS, il cui sviluppo è ancora insoddisfacente.
- Pannelli a base di Arseniuro di gallio o GaAs, estremamente efficienti ma molto costosi da produrre. Sono diffusi in particolari settori come quello aerospaziale
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