Oscar dell’Ecoturismo: Legambiente premia le realtà italiane virtuose 
Sostenibilità

Oscar dell’Ecoturismo: Legambiente premia le realtà italiane virtuose 

Il turismo responsabile è una cosa seria, un vero e proprio modello di crescita che, se ben compreso, permette di creare indotto e destinare risorse al mantenimento di un territorio, come quello italiano, che vanta un patrimonio naturale e culturale di estremo valore. Legambiente lo sa e ha deciso di mappare le realtà italiane che hanno saputo ideare servizi turistici di qualità, attenti all’ambiente, all’accoglienza e al rispetto delle diversità.

Gli Oscar dell’Ecoturismo 2019 sono stati assegnati l’8 marzo, in occasione dell’incontro “I Parchi alla sfida dei nuovi turismi” tenutosi a Milano all’interno del programma culturale di Fa’ la cosa giusta, la fiera del consumo critico e degli stili di vita sostenibili. I premi sono andati a sei aree protette in collaborazione con Federparchi; cinque realtà impegnate nel turismo responsabile e inclusivo; quindici strutture turistiche ricettive affiliate all’etichetta Legambiente Turismo.

Tanti i temi trattati e le iniziative nate per dare valore al territorio. Sebastiano Venneri, responsabile Turismo di Legambiente, apre l’incontro sottolineando come Il turismo si stia trasformando: chi va in vacanza non vuole più solo rilassarsi e godere di un buon paesaggio, ma desidera pedalare, camminare, scalare.

Più che mai attuale risulta, quindi, la necessità di identificare nelle aree protette e nelle amministrazioni pubbliche attori attenti e sensibili. Come suggerisce Massimiliano Vavassori, responsabile relazioni istituzionali del Touring Club Italiano, il turismo deve continuare ad essere interpretato come strumento di conoscenza: “Finché esisterà uno scambio tra persone, ci saranno le condizioni affinché il mondo sia migliore”.  Gli Oscar di Ecoturismo 2019 vengono assegnati proprio per valorizzare strategie virtuose legate ai temi della sostenibilità ambientale, dell’accoglienza e dell’accessibilità.
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Tra le realtà premiate, il comune di Montesilvano, in provincia di Pescara, con il progetto “Spiagge Accessibili”, un percorso che inizia nel 2009 con la scelta di voler rendere due accessi al mare privi di barriere, consentendo una libera fruizione alle persone diversamente abili. L’idea viene potenziata con la decisione di realizzare i lavori in collaborazione con lo Sprar del comune, coinvolgendo gli ospiti del centro, richiedenti asilo e rifugiati, e inserendoli in un percorso lavorativo e umano che ha saputo valorizzare le diversità del territorio e dei suoi abitanti.

Altra iniziativa premiata, decisamente fuori dal comune, il recupero di una linea ferroviaria dismessa tra Abruzzo e Molise: il premio speciale alla mobilità dolce viene assegnato all’associazione Le Rotaie, per aver investito nella “Transiberiana d’Italia”, la Sulmona – Carpinone, 128 Km di binari che corrono interamente in territorio italiano.

Nella categoria riuso e riciclo dei materiali spicca per creatività l’Osteria Arcadia di Porto Tolle, in Veneto, che non si limita a proporre una cucina tipicamente regionale, ma coinvolge i suoi clienti in azioni di pulizia e attenzione all’ambiente, allo slogan “Lascia la conchiglia, riporta la bottiglia” chiede ai suoi interlocutori di fare due passi nei bellissimi ecosistemi del Delta, riportando qualche rifiuto indesiderato. Un modo semplice ed efficace per diffondere buone abitudini e responsabilizzare sul buon uso del territorio vicino a casa.

Filo conduttore che accomuna i diversi protagonisti, l’intenzione di investire sui nuovi turismi ambientali, senza trascurare la vulnerabilità di queste aree di interesse. Maurizio Davolio, Presidente Aitr, sottolinea come il rispetto dei luoghi sia un tema di urgente attualità: non è più sufficiente amare la natura e poter viaggiare, serve attenzione e informazione. Basti pensare al tema scottante dell'overtourism, il così chiamato effetto da sovraffollamento, comunemente associato alle città d'arte come Venezia e Barcellona. 

Secondo l’esperto in turismo responsabile, questa pressione turistica non è più circoscrivibile alle sole aree urbane, ma da tempo ha ormai coinvolto anche parchi e riserve naturali, andando ad insistere su ambienti meravigliosi e al tempo stesso fragili, come gli ecosistemi montani e quelli costieri

Non a caso nella categoria parchi e aree marine protette emerge, tra le best practices premiate in Piemonte, Trentino, Sardegna, Basilicata, Calabria e Sicilia, l’Isola più a Sud di Italia: la Riserva Naturale Orientata Isola di Lampedusa vince l’Oscar in Ecoturismo "per aver saputo far convivere la fruizione turistica con la tutela dell'ambiente, applicando un regolamento che ha saputo salvaguardare un angolo di natura estremamente delicato, pur mantenendo la fruibilità diurna di parte del territorio".

Giulia Casamento, in rappresentanza dell'ente gestore Legambiente Sicilia, sottolinea il lungo percorso che ha portato a questo importante riconoscimento e ricorda l'impegno e l'attenzione del primo Direttore della Riserva, Giusi Nicolini, nel delicato lavoro di sensibilizzazione e di regolamentazione svolto da Legambiente, nelle battaglie per ripristinare la legalità negli anni in cui il consumo di territorio attirava più della conservazione.

Vincere l'Oscar di Ecoturismo 2019 rappresenta per Legambiente Sicilia, ente gestore della Riserva Naturale Orientata Isola di Lampedusa una gratificazione importante che consente di consolidare e rafforzare il percorso avviato per raggiungere nuovi ed importanti traguardi: “Abbiamo acquistato i sensori per la realizzazione del contingentamento delle presenze, e abbiamo avuto finanziato dall’Unione Europea nuovi progetti in materia di conservazione della natura e di fruizione sostenibile per continuare a preservare la bellezza di questa riserva”. In conclusione Giulia Casamento ricorda il prezioso contributo svolto da centinaia di volontari che tutti gli anni scelgono di dedicare il loro tempo alla tutela dell’Isola dei Conigli, in un’ottica di impegno e di cittadinanza attiva.

Un contributo fondamentale, quello che svolgono questi attori sul territorio, un presidio costante che ci si augura porterà sempre più realtà ad investire in percorsi di turismo responsabile. Perché come sottolinea Giampiero Sammuri, Presidente di Federparchi, “la qualità, contamina”.

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