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Le tante opportunità di sviluppo del settore turistico in Italia possono rappresentare la leva per migliorare l’approccio alla gestione delle infrastrutture ricettive esistenti, prendendo in considerazione anche gli stretti legami con il territorio.
Per l’Italia, il turismo rappresenta da sempre uno dei settori trainanti dell’economia nazionale. I numeri in crescita delineano un quadro ottimistico per il turismo italiano e la sua complessa rete di strutture ricettive e infrastrutturali. Sicuramente il valore dell’offerta turistica - che si attesta intorno ai 170 miliardi di euro, contribuisce con l’11,8% al PIL nazionale e impiega il 12,6% della forza lavoro - deve interfacciarsi con le numerose criticità esistenti sul territorio italiano.
Il Ministero dei Beni, delle Attività Culturali e del Turismo ha redatto il Piano Strategico del Turismo 2018-2022 con l’obiettivo di individuare una strategia di sviluppo delle attività turistiche. Di particolare interesse sono i punti che riguardano l’innovazione e la specializzazione dell’offerta e le attività utili ad aumentare la competitività dell’intero sistema turistico. L’obiettivo finale, secondo il Piano, è rendere durevoli il più a lungo possibile le risorse e migliorare l’accessibilità dei siti turistici, sia da un punto di vista logistico, grazie a collegamenti più semplici, che sociale, aiutati dalle moderne tecnologie di digitalizzazione.
Tali e ambiziosi obiettivi possono essere raggiunti attraverso lo sviluppo operativo di strategie che tengano conto degli interessi degli operatori del settore e quindi delle idee e dei progetti delle associazioni di categoria, delle Amministrazioni e degli Enti locali; sia pianificando delle attività di studio preventivo.
L’analisi dei rischi naturali di un territorio è, per esempio, uno strumento che potrebbe supportare la definizione di tali piani strategici di sviluppo. La possibilità di accedere a valutazioni di tipo quantitativo e qualitativo permette alle strutture esistenti o agli stakeholder interessati di ottimizzare l'offerta turistica.
I numerosi siti turistici esistenti in Italia sono molto eterogenei per i servizi offerti, ma soprattutto per le caratteristiche geografiche in cui sono inseriti. Si pensi ad alberghi, o a particolari percorsi panoramici esposti maggiormente ad eventi naturali come esondazioni, terremoti, frane e valanghe, o esposti a forti ondate di calore e incendi nella stagione estiva.
L’analisi di rischio consente innanzitutto di avere un quadro complessivo del contesto in cui l'offerta turistica è inserita, ovverosia di analizzare in che modo e in che misura i rischi naturali limitano l'offerta e le presenze turistiche nel corso dell'anno, anche su base stagionale. In base a tali valutazioni, risulta poi possibile modificare l'offerta esistente pianificando nuove attività, strutture e infrastrutture in maniera da incrementare la fruibilità del territorio in sicurezza.
Affrontando esplicitamente aspetti relativi all'inserimento delle attività umane nell'ambiente naturale, questi studi consentono di sviluppare progetti virtuosi dal punto di vista ambientale, favorendo, in linea con le attuali normative europee, l’accesso ai fondi e ai finanziamenti stanziati per lo sviluppo del turismo sostenibile.
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