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Il convegno, ospitato dalla Sala Martini di Fiera Milano lo scorso 17 marzo, ha presentato il Modello di Impresa Sostenibile nato dal confronto fra importanti realtà aziendali.
Lo scorso martedì 17 marzo, la Sala Martini di Fiera Milano ha ospitato il convegno intitolato "Essere sostenibili: una carta vincente per le imprese. Presentazione del Modello per la sostenibilità di lungo periodo", organizzato da ASAM – l'Associazione per gli studi Aziendali e Manageriali dell'Università Cattolica del Sacro Cuore.
L'evento è stato l'occasione per presentare il Modello di riferimento di Impresa Sostenibile, un supporto operativo per le aziende che aspirano a fare della sostenibilità un asset decisivo. Il progetto, nato dall'importante lavoro di confronto fra le realtà aziendali che hanno preso parte all'Osservatorio Sostenibilità di ASAM per circa un anno, annovera tra i suoi protagonisti A2A, Artsana Group, Certiquality, Fiera Milano SpA, Heineken Italia, Inalca, JT International Italia, Kinexia Group, Lindt & Sprüngli, Lombardini22, Nexive, Regione Lombardia, Sandivik Group, Seco Tools, Smeg e Walter Italia.
L'incontro rappresenta la seconda tappa di un percorso iniziato due anni fa con il convegno di lancio dell'Osservatorio Sostenibilità. L'evento nato dalla collaborazione di ASAM e CRG – The Change Company - dal titolo "Sostenibilità delle imprese: un'opzione o un'inderogabile necessità?" - annunciava la nascita di un luogo dove imprese, ricercatori, tecnici ed esperti possono condividere esperienze e fornire un modello di impresa sostenibile fortemente innovativo, con la consapevolezza che la sostenibilità sarà il trend di riferimento dei prossimi vent'anni.
Il punto di partenza per definire l'obiettivo dell'Osservatorio è stata l'analisi dello stato dell'arte delle imprese rispetto al tema della sostenibilità ambientale, che ha fatto emergere un quadro variegato di comportamenti e azioni, composto da organizzazioni che già affrontano il tema in questione, altre che muovono i primi passi e altre ancora che si stanno interrogando sul percorso da intraprendere.
"Le aziende riconoscono l'importanza del tema, ma cosa significhi concretamente in termini di azioni di cambiamento ancora rimane oggetto di dibattito – ha spiegato Franco Ferrario, Responsabile dell'Osservatorio di ASAM e Fondatore di CRG – The Change Company. Le spinte del mercato e del contesto legislativo sono inoltre percepite come relativamente deboli e, comunque, non sono sufficienti a generare un cambiamento profondo".
Il Modello di Impresa Sostenibile si pone, in questo contesto, come punto di riferimento, definendo le linee guida per migliorare il livello di sostenibilità delle aziende e la capacità di posizionarsi rispetto alle altre realtà sul mercato, permettendo allo stesso tempo di attuare buone pratiche di sostenibilità. In particolare, il Modello definisce le principali variabili organizzative come per esempio i ruoli, le caratteristiche delle tecnologie di produzione, la formazione e la scelta dei fornitori.
Un dato rilevante emerso dallo studio dimostra che la questione della sostenibilità è generalmente in capo al Top Management, l'area aziendale più sensibile al cambiamento. Ne sono una dimostrazione i vertici delle aziende e gli accademici che hanno preso parte al convegno e che attualmente possono rappresentare un elemento di traino significativo verso la sostenibilità.
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