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In un recente articolo pubblicato sul Guardian, gli specialisti UNDP Esuna Dugarova e Nergis Gülasan fanno il punto sulle grandi difficoltà globali che condizioneranno il percorso internazionale verso gli obiettivi di sostenibilità fissati dall’Agenda 2030.
L’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile, quadro strategico delle Nazioni Unite, ha evidenziato la meta alla quale l’intero Pianeta deve tendere nei prossimi anni per combattere la povertà, la fame, l’iniquità sociale e per la tutela ambientale. Con 17 obiettivi di sostenibilità stabiliti e condivisi a livello globale, i prossimi anni saranno cruciali per l’identificazione del percorso da seguire.
In un recente report, l’UNDP (United Nations Developmnet Programme) ha identificato ora i sei trend globali che più di ogni altro fattore influenzeranno, nel bene e nel male, il cammino verso i 17 obiettivi mondiali di sostenibilità.
Povertà e iniquità sociale
Ci siamo già soffermati a riflettere su quanto questa sfida sia cruciale per vincere anche quella della sostenibilità urbana. Nonostante i progressi fatti nelle ultime decadi - affermano gli specialisti UNDP Esuna Dugarova e Nergis Gülasan in un recente articolo pubblicato sul Guardian - ci sono ostacoli in crescita lungo il cammino. In particolare, è in aumento la disparità salariale tra i diversi Paesi, l’iniquità di genere e la povertà legata a situazioni di conflitto. Combattere povertà e iniquità sociale, per ottenere distribuzione di ricchezza e risorse bilanciata all’interno della popolazione dei singoli Stati, diventa molto più difficile in scenari di incertezza, instabilità politica ed economica.
Dinamiche demografiche
Ad influire sul raggiungimento degli obiettivi e sulle strategie da sviluppare raggiungerli sono, in seconda istanza, le dinamiche demografiche. In Europa, Asia, Nord America e Sud America la popolazione sta rapidamente invecchiando, mentre l’Africa è caratterizzata da una popolazione giovane. Di conseguenza, le migrazioni continuano a costituire una potenziale ricchezza per le aree ad invecchiamento rapido ma pongono la comunità internazionale di fronte a problematiche complesse, direttamente influenti sulla sostenibilità sociale a livello globale. Anche la crescente urbanizzazione pone degli interrogativi sulla prevenzione e la lotta alla povertà urbana.
Cambiamenti climatici
Il terzo punto evidenziato dall’associazione riguarda i cambiamenti climatici. Con buona pace dei negazionisti, le conseguenze del surriscaldamento globale sono già evidenti e nelle prossime decadi continueranno ad esporre a maggiori rischi le popolazioni più povere. A subire maggiormente le conseguenze dei cambiamenti climatici sono proprio le popolazioni che ne sono meno responsabili e che, complice un alto livello di povertà, hanno meno mezzi e risorse per affrontarle.
Conflitti e crisi
Nelle prossime decadi dovremo purtroppo continuare a fare i conti con situazioni di conflitto, di crisi, di instabilità con dirette conseguenze sulla povertà, sull’iniquità e sull’accesso alle risorse fondamentali per la vita. Nonostante diversi passi avanti nel debellamento di malattie infettive e nella lotta alla fame, ad oggi il mondo deve ancora fare i conti con circa 800 milioni di persone esposte a fame e denutrizione. Questa sfida non può essere ignorata, nella corsa al raggiungimento degli obiettivi posti dall’Agenda 2030.
Finanziamenti per lo sviluppo
Per raggiungere i goal prefissati, non è possibile prescindere dalla destinazione di finanziamenti sia pubblici che privati. Ad oggi, sottolinea l’articolo, le risorse allocate per gli obiettivi di sviluppo non sono adeguate, nonostante non vi sia carenza di capitale nell’economia globale. La sfida, quindi, è quella di migliorare l’impatto delle risorse esistenti, catalizzando maggiori risorse finanziarie e trasformandole in investimenti a lungo termine per lo sviluppo sostenibile.
Innovazioni tecnologiche
L’innovazione tecnologica ha giocato un ruolo fondamentale in queste ultime decadi nel campo della salute, dell’educazione e in quello ambientale. Lo sviluppo di nuovi vaccini contro malattie infettive, ad esempio, ha contribuito a salvare circa 3 milioni di vite all’anno. La gestione dello sviluppo tecnologico nei prossimi decenni sarà cruciale, perché ci mette di fronte anche a delle criticità: secondo i più recenti dati Unesco, il 30% dei lavori della classe media sparirà entro il 2025 a causa delle innovazioni introdotte nel campo dell’intelligenza artificiale.
Queste saranno le sei principali sfide da affrontare a livello internazionale: impossibile vincerle senza un approccio costruito su una visione globale e sulla cooperazione. Per conoscere tutti gli obiettivi di sviluppo sostenibile, i risultati raggiunti e le criticità attuali, leggi il Sustainable Development Goals Report 2016.
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