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Continua la corsa incessante per raggiungere i target e gli obiettivi del PNRR entro l’estate. Nel 2022 l’Italia deve conseguire complessivamente 100 obiettivi per il PNRR di cui 45 dovranno essere conseguiti entro il 30 giugno 2022. Successivamente seguirà da parte di Bruxelles il rilascio di una rata di rimborso pari a circa 24,13 miliardi di euro.
Il Consiglio dei Ministri del 2 febbraio
Il Consiglio dei Ministri, sotto la presidenza del Presidente Mario Draghi, accompagnato dal Sottosegretario alla Presidenza Roberto Garofoli, il 2 febbraio scorso ha esaminato la situazione relativa ai principali obiettivi del PNRR da raggiungersi nel primo semestre dell’anno e apprezzato l’operato svolto sino ad ora da parte degli enti coinvolti nella realizzazione dei progetti finanziati in gran parte da Bruxelles. I dati dichiarati sembrano difatti essere confortanti: al 31 gennaio 2022 risultano essere stati emanati 113 bandi e avvisi per un importo complessivo pari a circa 27,86 miliardi di euro. Attualmente risultano aperti 48 bandi per un ammontare di risorse da assegnare pari a 23,17 miliardi di euro.
Gli obiettivi green da raggiungere
La maggior parte degli obiettivi da raggiungere entro giugno 2022 sono di carattere ambientale e spettano dunque al Ministero della Transizione ecologica, guidato dal Professor Roberto Cingolani, tra questi figurano:
- la nuova strategia nazionale per l’economia circolare che definirà nuove regole in materia di ecodesign, eco prodotti, blue economy, bioeconomia, materie prime critiche;
- nuove misure per la promozione dell’idrogeno;
- digitalizzazione dei parchi nazionali.
Lo stato dell’arte delle infrastrutture e della mobilità sostenibili
Uno dei Ministeri più performanti in merito all’attuazione del PNRR e non risulta essere il Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, diretto dal Professor Enrico Giovannini. In un comunicato pubblicato sul sito istituzionale del Ministero è scritto che nel corso del 2021 vi sono stati numerosi interventi in diverse aree. A tal proposito nel corpo del documento è riportato che “i principali interventi normativi effettuati nel 2021 hanno riguardato le seguenti aree:
- semplificazione delle procedure per i contratti pubblici relativi agli investimenti e attuazione delle normative preesistenti in tema di commissariamenti di opere “incagliate”;
- inserimento nei contratti pubblici di condizionalità e premialità a favore di progetti e imprese che si impegnano a favorire l’occupazione femminile e giovanile e ad assicurare la sostenibilità ambientale;
- potenziamento delle infrastrutture ferroviarie;
- messa in sicurezza e sviluppo delle infrastrutture stradali e autostradali;
- sviluppo del sistema della portualità e della logistica integrata;
- mobilità sostenibile e riforma del Codice della strada;
- semplificazione della pianificazione per le infrastrutture idriche;
- rigenerazione urbana e revisione della disciplina urbanistica”.
In merito a quanto fatto sino ad ora dal Ministero in oggetto, è necessario sottolineare che per poter realizzare nei tempi previsti alcune opere pubbliche del PNRR di rilevante importanza è stato istituito il Comitato speciale del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici, il cui scopo è quello di dare priorità di valutazione ai progetti infrastrutturali di grande rilievo.
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