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Il 15 marzo si terrà il primo Sciopero Mondiale per il Futuro. L'iniziativa, che vedrà i cittadini scendere in campo per manifestare contro il cambiamento climatico, si inserisce nel movimento ambientale giovanile #FridaysForFuture. Esempio e motore per tutto questo, l'operato della sedicenne svedese Greta Thunberg.
15 marzo, una data che promette di diventare storica. Sì, perché in quel giorno si terrà il primo #GlobalStrikeForFuture (Sciopero Mondiale per il Futuro): chiunque, in ogni parte del Pianeta, potrà scendere in piazza e chiedere ai Governi di compiere azioni concrete per combattere i cambiamenti climatici in corso.
La posta in palio è proprio il domani delle nuove generazioni, messo a rischio da decenni di comportamenti sconsiderati e politiche tese a favorire il profitto economico al di sopra di tutto. Il risultato? Deforestazione, inquinamento, risorse naturali compromesse, biodiversità a rischio, microplastiche che invadono gli oceani, e un clima a dir poco impazzito. La situazione ambientale globale non potrebbe essere più precaria e occorre agire in fretta. Eppure, la risposta della classe politica a quella che dovrebbe essere l'urgenza maggiore dei nostri tempi appare debole, fiacca e lenta. In poche parole, inadeguata alla sfida.
Ne sono consapevoli i giovani attivisti del movimento #FridaysforFuture - letteralmente Venerdì per il futuro -da cui lo sciopero del 15 marzo ha tratto origine e forza vitale. Sulle orme dell’impegno senza precedenti della sedicenne Greta Thunberg, gli studenti di tutto il mondo hanno iniziato a scendere attivamente in campo, dedicando i loro venerdì alla mobilitazione ambientale.
Seguendo l'esempio di Greta Thunberg - che per prima ha disertato settimanalmente la scuola per dimostrare di fronte al Parlamento del suo Paese nei suoi School Strikes for Climate - gli scioperi sono stati programmati nelle ore scolastiche per accendere l’attenzione dei media e dell’opinione pubblica.
Neppure l'Italia è mancata all'appello: Roma, Milano, Torino, Genova sono alcune delle città le cui piazze, di venerdì in venerdì, sono state pacificamente invase dai giovani manifestanti. Lo Sciopero del 15 marzo rappresenterà l'apice di questa potente azione di sensibilizzazione. Per aderire, è sufficiente verificare quali sono gli estremi geografico-temporali delle iniziative più vicine a noi sul sito di Fridays for Future Italy e sui vari profili social dedicati.
“Ho imparato che non sei mai troppo piccolo per fare la differenza” ha affermato Greta, invitata a parlare a Katowice, durante la #COP24, davanti ai potenti della Terra. “Se alcuni ragazzi decidono di manifestare dopo la scuola, immaginate cosa potremmo fare tutti insieme, se solo lo volessimo veramente. Ma per fare ciò dobbiamo parlare chiaramente, non importa quanto questo possa risultare scomodo. Voi parlate solo di una crescita senza fine in riferimento alla green economy, perché avete paura di diventare impopolari. Parlate solo di andare avanti con le stesse idee sbagliate che ci hanno messo in questo casino. […] La civiltà viene sacrificata per dare la possibilità a una piccola cerchia di persone di continuare a fare profitti. La nostra biosfera viene sacrificata per far sì che le persone ricche in Paesi come il mio possano vivere nel lusso […]. Nel 2078 festeggerò il mio settantacinquesimo compleanno. Se avrò dei bambini probabilmente un giorno mi faranno domande su di voi. Forse mi chiederanno come mai non avete fatto niente quando era ancora il tempo di agire.Voi dite di amare i vostri figli sopra ogni cosa, ma state rubando loro il futuro davanti agli occhi”.
Parole che pesano come macigni, che non possono lasciare indifferenti le coscienze globali e, tantomeno, lasciare vuote le piazze nel giorno x della mobilitazione ambientale su scala planetaria.
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4 Novembre 2024Iscriviti alla nostra Newsletter!
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