Edilizia sostenibile: i nuovi pannelli XLAM
Sostenibilità

Edilizia sostenibile: i nuovi pannelli XLAM

Non sono ancora molto conosciuti in Italia ma questi nuovi pannelli di legno lamellare intrecciato potranno guadagnare una buona porzione di mercato edilizio entrando nella cerchia della sostenibilità.

Che cos’è XLAM?

I pannelli XLAM sono pannelli in legno lamellare a strati incrociati, realizzati da materie prime provenienti da foreste austriache gestite in modo sostenibile. È un materiale costruttivo di nuova generazione che sfrutta le migliori qualità del legno permettendo una buona deformazione rispetto al legno massiccio o al legno lamellare incollato in una sola direzione. Grazie alle sue ottime caratteristiche fisico-costruttive e meccaniche, questo materiale racchiude ottime proprietà termoisolanti ed è in grado di distribuire i carichi in più direzioni.

Il legno utilizzato è quello di conifera e viene sottoposto ad un processo di essiccazione che lo porta a un livello di umidità del 12%, valore per il quale il legno è naturalmente protetto dagli agenti biologici come funghi, insetti e muffe. Grazie alle sue ottime qualità e caratteristiche, che assicurano il controllo igrometrico, il calore d’inverno non viene disperso mentre d’estate si è protetti dal caldo eccessivo lasciando gli ambienti interni ventilati.

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Oltre ad essere un prodotto ecologico e versatile, nella fase di incollatura, viene utilizzata la colla poliuretanica monocomponente che sfrutta la naturale umidità del legno per unire i vari elementi in uno unico, evitando così di utilizzare solventi o colle dannose per l’ambiente oltre che per la salute umana.

Un esempio italiano di costruzione con pannelli XLAM è l’housing sociale a Milano, un progetto che ha visto la realizzazione di 4 edifici a 9 piani per un totale di 123 appartamenti grazie alla collaborazione della società Polaris Real Estate SGR e la Fondazione Housing Sociale, promosso da Fondazione Cariplo e Regione Lombardia.

Non volevamo solo progettare un pezzo di città bella – ha dichiarato l’architetto Fabrizio Rossi Prodi di Firenze – avevamo una sfida in più: costruire un’architettura attorno a un’idea di comunità, immaginando spazi amici dell’uomo e un’architettura che si prenda cura dell’ambiente. Il cuore del nuovo complesso sarà un piccolo parco interno, simbolo della sostenibilità, e dei diversi luoghi e flussi che lo accompagnano ai diversi piani, moltiplicando le scene di vita degli abitanti”.

Ancora una volta si è dimostrato come la sostenibilità è una strada reale, che funziona e permette di far vivere in armonia l’uomo e l’ambiente sotto un unico tetto.

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