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Sabato 5 ottobre CONAI ha organizzato una visita guidata allo stabilimento Montello S.p.A. (BG) dove Walter Facciotto, Direttore Generale di CONAI, e Roberto Sancinelli, Presidente della Montello S.p.A., hanno illustrato come i rifiuti provenienti dalla raccolta urbana - per esempio una bottiglia di plastica – possano essere trasformati, attraverso il processo virtuoso del riciclo, in nuovi oggetti di uso quotidiano.
CONAI, Consorzio Nazionale Imballaggi, è un consorzio privato senza fini di lucro nato nel 1997 e costituito dai Produttori e Utilizzatori di imballaggi, con la finalità di perseguire gli obiettivi di recupero e riciclo dei materiali di imballaggio previsti dalla legislazione europea e recepiti dalla normativa italiana. CONAI indirizza l’attività e garantisce i risultati di recupero dei 6 Consorzi dei materiali: acciaio (Ricrea), alluminio (Cial), carta/cartone (Comieco), legno (Rilegno), plastica (Corepla), vetro (Coreve).
Nel 2012, secondo i dati a consuntivo, i risultati di recupero complessivo (riciclo +recupero energetico) dei rifiuti di imballaggio in acciaio, alluminio, carta, legno, plastica e vetro, sono positivi e raggiungono la percentuale del 75,3%, equivalente a 8.424.000 tonnellate recuperate su 11.191.000 tonnellate immesse al consumo. In altre parole, vengono recuperati 3 imballaggi su 4, erano 1 su 3 nel 1998.
Per poter dimostrare quanto questi dati siano concreti CONAI ha organizzato una vista pressopresso Montello S.p.A. (BG), azienda che seleziona, recupera e ricicla gli imballaggi in plastica post-consumo e rifiuti organici provenienti da una raccolta differenziata di qualità, con l’obiettivo di far conoscere tutte le fasi del processo che trasforma i rifiuti di imballaggio in materia prima seconda.
La visita ha permesso quindi di toccare con mano tutte le fasi del processo che trasforma un rifiuto di imballaggio, in questo caso in plastica, in una materia prima seconda che potrà essere riutilizzata per dar vita a nuovi oggetti.
Nell’impianto di Montello i rifiuti di plastica post-consumo sono valorizzati al 100%:
- Il 75% è riciclato e trasformato in materia prima-seconda e manufatto;
- Il 25%, ossia gli scarti eterogenei degli imballaggi che non sono più riciclabili, vengono trasformati in CSS, combustibile solido secondario, utilizzato nei cementifici in sostituzione del carbone.
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