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Lo scorso 29 marzo, a Ginevra, si è conclusa la Conferenza per la biodiversità, per discutere dello stato di salute delle specie animali e vegetali.
Nel corso del meeting, durato 15 giorni, sono stati svolti dibattiti scientifici e negoziali con lo scopo di perfezionare il testo dell’accordo globale Post 2020 Global Biodiversity Framework, in vista della sua definitiva attuazione in occasione della XV sessione della Conferenza delle Parti della Convenzione ONU per la Diversità Biologica, che si terrà a Kunming, in Cina.
L'obiettivo dell’accordo è quello di arrestare e invertire il declino dell'integrità biologica del pianeta: in particolare, gli obiettivi a lungo termine prevedono il conseguimento, entro il 2050, del triplice scopo della Convenzione ONU (conservare la biodiversità genetica, di specie e di ecosistema, fare un uso sostenibile della biodiversità e condividere in maniera equa e giusta i benefici che la biodiversità offre all'umanità).
Il summit è stato suddiviso in tre diverse sessioni, e sono stati affrontati e negoziati gli obiettivi indirizzati alla riduzione delle minacce alla biodiversità, per garantire che:
- le aree a livello globale siano soggette a pianificazione territoriale integrata, in grado di affrontare il cambiamento dell'uso del suolo e del mare, tenendo conto dei diritti consuetudinari delle popolazioni indigene e delle comunità locali (nel gergo IPLC);
- Vengano ripristinati gli ecosistemi degradati, garantendo la connettività tra loro e concentrandosi sugli ecosistemi prioritari;
- le aree a livello globale, in particolare le aree di particolare importanza per la biodiversità, siano conservate attraverso sistemi ben connessi di aree protette e altre misure di conservazione efficaci su base territoriale, dando attuazione ai diritti degli IPLC e includendo l'obiettivo di avere il 30% di aree terrestri e il 30% di aree marine entro il 2030.
Il quarto incontro del WG2020 si terrà dal 21 al 26 giugno 2022 a Nairobi:
La segretaria esecutiva della CBD, Elizabeth Maruma Mrema, ha evidenziato i diversi risultati dell'incontro e ha sottolineato che il WG2020 deve affrontare molte sfide cruciali per giungere a un accordo che coinvolga tutti i settori della società, mobiliti risorse sufficienti e condivida i benefici in modo equo e giusto.
Zhou Guomei, vice segretario generale del consiglio cinese per la cooperazione internazionale per ambiente e sviluppo (CCICED), a nome del presidente della COP Huang Runqiu, ministro dell'ecologia e dell'ambiente cinese, ha sottolineato che l'incontro, improntato a un approccio trasparente e inclusivo, ha creato un clima di fiducia. Ha aggiunto inoltre che i delegati e i partecipanti hanno inviato un forte segnale politico al mondo, attraverso il loro instancabile lavoro, che la COP-15 sarà un successo, rivitalizzando gli sforzi globali per arrestare la perdita di biodiversità, mettendola su un percorso di ripresa entro il 2030.
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