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La CE lancia Sport E2, progetto multidisciplinare finalizzato a rendere più green le strutture destinate all’attività sportiva.
Migliorare l'efficienza energetica degli impianti sportivi, con un approccio multidisciplinare e sostenibile. È questo l'obiettivo di Sport E2 – Energy Efficiency for European Sport Facility, progetto finanziato dalla Comunità Europea, dedicato allo sviluppo di sistemi di gestione smart negli edifici destinati alla pratica sportiva.
Le potenzialità di questo progetto e le possibili ricadute ambientali sono davvero notevoli: in Europa esistono infatti circa un milione e mezzo di strutture sportive indoor e outdoor, che costituiscono circa l'8% del patrimonio edilizio europeo. L'oggetto dello studio saranno in particolare i centri sportivi multifunzionali, che sono strutture per definizione estremamente energivore. Si stima infatti che gli edifici destinati all’attività sportiva siano responsabili del 40% dei consumi di energia a livello globale.
L'obiettivo del progetto Sport E2 è sviluppare servizi e soluzioni basati sull'ICT per ridurre il consumo energetico e le emissioni di gas serra del 30% in questo tipo di edifici. Uno sforzo verso un modo più green di vivere lo sport che si inserisce perfettamente obiettivi 2020 dell'Unione Europea, che prevedono una riduzione del 20% dei consumi energetici e delle emissioni di gas serra nel continente.
Il progetto prevede il contributo multidisciplinare di numerose realtà attive a livello europeo, che collaboreranno allo sviluppo di sistemi di gestione intelligente negli edifici destinati alla pratica sportiva, integrando controllo, generazione, consumo e scambio dell'energia utilizzata. Per quanto riguarda il nostro paese, è stata coinvolta la filiale italiana di Schneider Electric.
Le soluzioni sviluppate dal team di lavoro saranno implementate all’interno di tre progetti pilota in strutture sportive significative in Italia, Spagna e Portogallo. Per l'Italia, il centro sportivo oggetto della sperimentazione sarà l'AS FIDIA di Cesano (Roma). Tra le varie iniziative per provvedere all'illuminazione della struttura e al riscaldamento dell'acqua e degli ambienti indoor, si prevede l’adozione di un sistema di co-generazione a biomasse (35kW), pannelli solari termici su 40mq (25.000 kW/anno) e un impianto di cogenerazione a diesel (60kW).
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