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L’impianto prototipale è installato presso il Cnr-Nanotec
Un passo avanti nella sperimentazione dei nanomateriali. I laboratori di chimica dell’Istituto di Nanotecnologia del Consiglio nazionale delle ricerche di Lecce (Cnr-Nanotec) si arricchiscono dell’installazione di un impianto pilota per la sintesi su scala preindustriale di nanomateriali innovativi, detti calcoalogenuri.
Si tratta di composti chimici ad anioni misti che mostrano un’elevata stabilità chimica e tolleranza ai difetti, nonché una composizione con elementi di bassa tossicità: recentemente sono oggetto di grande interesse per la comunità scientifica che si occupa di nanomateriali e del loro utilizzo per applicazioni di conversione dell’energia, sfida di importanza capitale data l'urgenza di aumentare l'uso di fonti rinnovabili per alimentare la nostra società ad alto consumo energetico.
L’impianto prototipale è installato presso il Cnr-Nanotec, Istituto di ricerca particolarmente attivo in questo ambito tecnico-scientifico, avendo già brevettato e sviluppato il primo metodo per la sintesi di calcoalogenuri di “metalli del gruppo 15” sotto forma di nanomateriali colloidali, estremamente vantaggiosi per le proprietà optoelettroniche e per la processabilità, sia come polveri, sia da fase soluzione.
L’impianto pilota, in particolare, è stato realizzato grazie al progetto “MEX-UP”, finalizzato alla produzione in scala pilota di nanocristalli di calcoalogenuri metallici e coordinato da Carlo Giansante, primo ricercatore Cnr-Nanotec. Il progetto è stato promosso nell’ambito del “Programma AMICO 2” avviato dall’Unità Valorizzazione della Ricerca del Cnr con l’obiettivo di promuovere e sostenere l’innalzamento del livello di maturità delle invenzioni brevettate grazie al sostegno del bando PoC - PNRR 2022 emanato dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy, finanziato dall’Unione Europea - NextGeneration EU.
Le dichiarazioni di Giansante e Basile
“Il prototipo consentirà di scalare il processo di produzione di tali nanomateriali, portandolo dal laboratorio all’impianto pilota, aumentando di circa tre ordini di grandezza il quantitativo di nanomateriali ottenuto per ciclo produttivo”, dichiara Carlo Giansante (Cnr-Nanotec), coordinatore del progetto. “La realizzazione del prototipo dell’impianto pilota consentirà di dimostrare ad investitori ed aziende l’effettiva scalabilità del processo di produzione, nonché una migliore valutazione delle proprietà del prodotto e dei costi per il passaggio ad un impianto su scala di rilevanza industriale. L’elevata versatilità del design del prototipo, inoltre, consentirà di poter scalare il processo produttivo di altri materiali promettenti, scaturiti dalle attività di ricerca”.
“Risultati come questo ci spingono a progettare un consolidamento del nostro Programma Amico come iniziativa stabile, su un orizzontale pluriennale”, aggiunge Maria Carmela Basile, Responsabile dell'Unità Valorizzazione della Ricerca del Cnr. “Questo intervento a supporto di Progetti PoC, mirato ad incrementare la maturità tecnologica dei brevetti dell'Ente e che sta concludendo ora la sua seconda edizione, si è rivelato uno strumento di investimento efficace per avvicinare al mercato tecnologie ad elevato impatto”.
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