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Il Parlamento Europeo e il Consiglio dell'Unione Europea hanno raggiunto un accordo informale su una nuova legge che prevede il monitoraggio dei suoli in tutti gli Stati membri, con l'obiettivo di migliorare la salute del suolo e offrire maggiore supporto agli agricoltori.
Secondo l'accordo, i paesi dell'UE dovranno monitorare e valutare la salute dei suoli utilizzando descrittori comuni che ne caratterizzano gli aspetti fisici, chimici e biologici. Gli Stati membri avranno la possibilità di basarsi su campagne nazionali di monitoraggio del suolo o metodologie equivalenti, mentre la Commissione Europea fornirà supporto finanziario e tecnico, rafforzando il programma di campionamento LUCAS Soils. La direttiva non impone nuovi obblighi ai proprietari terrieri o ai gestori di terreni, ma richiede agli Stati membri di assistere agricoltori e silvicoltori nel migliorare la salute e la resilienza del suolo. Le misure di supporto possono includere consulenze indipendenti, attività formative, promozione della ricerca e innovazione, nonché iniziative per aumentare la consapevolezza sui benefici della resilienza del suolo.
Inoltre, la legge prevede che entro dieci anni dalla sua entrata in vigore, gli Stati membri elaborino un elenco pubblico dei siti potenzialmente contaminati e affrontino eventuali rischi inaccettabili per la salute umana e l'ambiente. Sarà inoltre stilata una lista indicativa di sostanze emergenti che potrebbero rappresentare un rischio significativo per la salute del suolo, tra cui i PFAS e alcuni pesticidi. L'obiettivo generale è raggiungere suoli sani in Europa entro il 2050, in linea con l'ambizione dell'UE di "inquinamento zero". Si stima che attualmente tra il 60% e il 70% dei suoli europei siano in condizioni non ottimali, con costi per l'UE di almeno 50 miliardi di euro all'anno. Parlamento Europeo
L'accordo raggiunto dovrà ora essere formalmente adottato dal Consiglio e successivamente approvato dal Parlamento in seconda lettura. La direttiva entrerà in vigore 20 giorni dopo la sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale dell'UE, e gli Stati membri avranno tre anni per conformarsi alle nuove disposizioni.
Crediti foto: Foto di Daniel Malinkovich su Unsplash
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