Questa settimana al Senato sono in programma alcune discussioni molto interessanti. Da una parte la nomina di Francesca Mariotti al vertice dell'ENEA, dall'altra verranno affrontati due disegni di legge sull'intelligenza artificiale. Un tema, quest'ultimo, sempre più cruciale per l'economia italiana e non solo. 

Nel dettaglio, il disegno di legge 1066, di iniziativa dei senatori Basso, Nicita, Misiani e Meloni, si propone di favorire lo sviluppo e l’adozione di tecnologie di intelligenza artificiale per stimolare l’innovazione economica, l’inclusione sociale e la salvaguardia ambientale, elementi ritenuti essenziali per garantire la competitività dell’Italia nel contesto globale e per affrontare sfide come il calo della produttività, l’invecchiamento della popolazione e il cambiamento climatico, mediante la creazione di fondi che sostengano investimenti in ricerca e tecnologie IA e programmi formativi per rafforzare le competenze digitali; 

parallelamente, il disegno di legge 1116, promosso dai senatori Bergesio, Minasi, Potenti, Germanà, Garavaglia, Cantù, Dreosto, Murelli e Pucciarelli, si concentra sulla definizione di una disciplina temporanea per la sperimentazione dell’impiego di sistemi di intelligenza artificiale, creando uno spazio normativo flessibile che consenta alle imprese di adottare tali tecnologie in un ambiente di sperimentazione caratterizzato da requisiti patrimoniali e procedurali semplificati e da una durata iniziale di diciotto mesi, prorogabili per ulteriori dodici mesi, in modo da permettere una rapida validazione delle innovazioni senza imporre vincoli permanenti; inoltre, questo disegno prevede misure volte a garantire la trasparenza dei contenuti generati dall’IA attraverso etichettature e filigrane, a proteggere i diritti dei consumatori e a prevenire l’uso non autorizzato di repliche digitali, nonché l’istituzione di un Comitato permanente presso la Presidenza del Consiglio dei ministri incaricato di definire obiettivi, programmi e azioni per promuovere lo sviluppo dell’intelligenza artificiale e facilitare il dialogo tra istituzioni, operatori del settore e autorità di controllo, il tutto con l’obiettivo comune di posizionare l’Italia come protagonista nell’innovazione tecnologica, garantendo al contempo una gestione responsabile e sicura delle nuove tecnologie.

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