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Questa settimana al Senato il disegno di legge A.S. n. 1146
Questa settimana il Senato della Repubblica avvia la discussione sul disegno di legge A.S. n. 1146, che introduce disposizioni e deleghe al Governo in materia di intelligenza artificiale. Il provvedimento si inserisce nel quadro della regolamentazione europea dell’IA, con l’obiettivo di disciplinarne l’uso in diversi ambiti e di adeguare l’ordinamento italiano alle nuove direttive comunitarie. Il dibattito parlamentare si concentrerà su una serie di norme che mirano a stabilire i principi generali di trasparenza, sicurezza e rispetto dei diritti fondamentali nell’applicazione dell’IA, oltre a definire regole specifiche per settori chiave come la sanità, il lavoro, la giustizia e la cybersicurezza.
Il disegno di legge stabilisce un quadro normativo volto a garantire un utilizzo responsabile dell’intelligenza artificiale. Secondo l’articolo 1, l’approccio adottato è di tipo antropocentrico, con l’obiettivo di preservare i diritti e le libertà fondamentali, nonché di vigilare sui possibili rischi economici e sociali derivanti dall’impiego di tali tecnologie. Il testo si pone in continuità con il regolamento europeo sull’IA, approvato in via definitiva nel maggio 2024, e ne riprende i principi fondamentali. Tra questi vi è la distinzione tra sistemi di IA a rischio basso, moderato e alto, con obblighi di trasparenza e controllo progressivamente più stringenti in funzione della pericolosità del sistema impiegato.
Uno degli aspetti centrali del disegno di legge riguarda la protezione dei dati personali e la tutela della riservatezza. L’articolo 4 stabilisce che l’uso dell’IA non deve pregiudicare la libertà di espressione e il pluralismo dell’informazione, imponendo criteri di obiettività e trasparenza nella raccolta e nell’elaborazione dei dati. Particolare attenzione viene dedicata ai minori, con specifiche limitazioni all’accesso alle tecnologie basate su IA per i minori di quattordici anni, che potranno utilizzarle solo previa autorizzazione dei genitori o di chi ne esercita la responsabilità.
Per quanto riguarda l’economia e il mercato del lavoro, il provvedimento prevede misure per favorire l’adozione dell’IA nel sistema produttivo, garantendo al contempo il rispetto dei diritti dei lavoratori. L’articolo 10 disciplina l’uso dell’IA in ambito lavorativo, stabilendo che l’impiego di tali tecnologie non può condizionare l’accesso al lavoro né incidere negativamente sulle condizioni contrattuali dei lavoratori. A supporto di queste politiche, l’articolo 11 istituisce un Osservatorio per monitorare l’adozione dell’IA nel mondo del lavoro e valutarne l’impatto sociale ed economico.
Anche il settore sanitario rientra tra le aree di intervento del disegno di legge. L’articolo 7 regola l’uso dell’IA per la prevenzione, la diagnosi e la cura delle malattie, sottolineando che l’impiego di queste tecnologie deve avvenire nel rispetto dei diritti dei pazienti e sotto la supervisione di personale medico qualificato. Il testo stabilisce inoltre che le decisioni terapeutiche devono rimanere sotto il controllo dei professionisti sanitari, senza che l’IA possa sostituirsi al giudizio umano. Il provvedimento introduce norme specifiche per la protezione dei dati sanitari, prevedendo che l’accesso alle informazioni digitalizzate avvenga secondo criteri di sicurezza e riservatezza, e disciplinando la creazione di una piattaforma nazionale per la gestione dei dati sanitari basata su tecnologie di IA.L’ambito della giustizia rappresenta un altro settore strategico toccato dalla nuova disciplina. L’articolo 14 introduce disposizioni per l’utilizzo dell’IA nell’attività giudiziaria, con l’obiettivo di migliorare l’efficienza dei procedimenti e ridurre i tempi della giustizia. L’uso di strumenti automatizzati dovrà tuttavia rispettare il principio dell’indipendenza del giudice e garantire la trasparenza nelle decisioni. L’articolo 15 prevede modifiche al codice di procedura civile per integrare i sistemi di IA nei processi giudiziari, mentre l’articolo 25 introduce norme penali per contrastare l’uso illecito di queste tecnologie, con particolare riferimento ai reati di manipolazione del mercato e di truffa basata su IA.
Il disegno di legge affronta anche il tema della cybersicurezza, con norme finalizzate al rafforzamento della protezione digitale del Paese. L’articolo 16 disciplina l’uso dell’IA per la sicurezza informatica nazionale, prevedendo l’adozione di sistemi avanzati per la prevenzione di attacchi informatici e la protezione delle infrastrutture critiche. Il testo stabilisce che le tecnologie di IA impiegate in questo settore dovranno garantire elevati standard di affidabilità e sicurezza, con particolare attenzione ai rischi derivanti da intrusioni esterne e manipolazioni dei dati.
Un ulteriore elemento rilevante riguarda la creazione di un quadro normativo per la gestione dell’IA nella pubblica amministrazione. L’articolo 13 regola l’adozione di sistemi di IA negli enti pubblici, stabilendo criteri per la trasparenza e l’efficienza nell’erogazione dei servizi ai cittadini. L’articolo 19 introduce una fase di sperimentazione per l’utilizzo dell’IA nei servizi del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, con l’obiettivo di testarne l’efficacia nella gestione delle procedure amministrative e diplomatiche.
Il testo prevede infine una serie di investimenti per incentivare lo sviluppo delle tecnologie di IA in Italia. L’articolo 21 stabilisce misure di sostegno alla ricerca e allo sviluppo nel campo dell’IA, con particolare attenzione ai settori della cybersicurezza e del calcolo quantistico. Il governo viene delegato a definire un piano nazionale per la strategia sull’intelligenza artificiale, delineato nell’articolo 17, che dovrà coordinare le politiche pubbliche in questo ambito e favorire la crescita del settore tecnologico nel Paese.
Il dibattito in Senato si concentrerà sugli aspetti più delicati del provvedimento, tra cui le implicazioni per la privacy, l’impatto sul mondo del lavoro e le misure di sicurezza previste per prevenire un uso improprio delle tecnologie di IA. L’iter legislativo prevede la possibilità di emendamenti, che potrebbero modificare alcuni aspetti della normativa in base alle richieste dei gruppi parlamentari e delle parti sociali coinvolte nel confronto. La discussione rappresenta un passaggio fondamentale nel processo di regolamentazione dell’IA in Italia, con l’obiettivo di definire un quadro normativo in grado di conciliare innovazione tecnologica e tutela dei diritti fondamentali.
Immagine creata con AI
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