L’Unione Europea invita i cittadini a plasmare il prossimo bilancio a lungo termine
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L’Unione Europea invita i cittadini a plasmare il prossimo bilancio a lungo termine

Il 12 febbraio 2025, la Commissione Europea ha lanciato un'iniziativa senza precedenti, invitando tutti i cittadini dell'Unione a partecipare attivamente alla definizione del prossimo Quadro Finanziario Pluriennale (QFP), che entrerà in vigore nel 2028. Questa mossa mira a rendere il bilancio dell'UE più rispondente alle esigenze e alle aspettative dei suoi abitanti, promuovendo una maggiore trasparenza e inclusività nel processo decisionale. Il bilancio dell'UE svolge un ruolo cruciale nel sostenere una vasta gamma di beneficiari, tra cui cittadini, agricoltori, ricercatori, imprese e regioni, sia all'interno che all'esterno dei confini europei. Negli ultimi anni, ha dimostrato la sua importanza nell'affrontare sfide globali, come la pandemia e la crisi energetica, contribuendo a salvaguardare milioni di posti di lavoro durante i periodi di lockdown e investendo in un futuro sostenibile e digitale per l'Europa. Di fronte all'aggressione russa in Ucraina, il bilancio ha fornito un sostegno senza precedenti sia all'Ucraina che alla sicurezza europea.

Con l'avvicinarsi del 2028, le aspettative nei confronti dell'UE continuano a crescere. Per soddisfare queste ambizioni, garantire il rimborso dei prestiti contratti con il programma NextGenerationEU e mantenere contributi nazionali stabili dagli Stati membri, è essenziale introdurre nuove risorse proprie. Lo status quo non è più sostenibile; è necessario operare scelte strategiche. L'UE deve massimizzare l'efficacia di ogni euro speso, concentrandosi su priorità e obiettivi in cui il suo intervento è più necessario.La Presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, ha sottolineato l'importanza di questo processo partecipativo, affermando: "Il prossimo bilancio a lungo termine fortificherà la nostra visione condivisa del futuro. Traduce le priorità comuni in azioni concrete in grado di cambiare le cose per milioni di cittadini, imprese, regioni e ricercatori. Invitiamo pertanto tutti gli europei ad esprimersi tramite le consultazioni pubbliche, il panel di cittadini o la piattaforma partecipativa. È l'invito a plasmare un bilancio moderno, ambizioso e potenziato. Le sfide con cui ci confrontiamo sono anche obiettivi comuni: insieme siamo più forti.

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"Per facilitare questa partecipazione, la Commissione ha avviato una consultazione pubblica, invitando tutte le parti interessate e i cittadini a condividere le loro opinioni sul futuro bilancio dell'Unione e sulle politiche che dovrebbe sostenere. Le consultazioni saranno aperte per le prossime 12 settimane e sono accessibili attraverso vari canali ufficiali.Inoltre, un panel di 150 cittadini europei sarà convocato per discutere e formulare raccomandazioni concrete per il prossimo bilancio dell'UE. Parallelamente, una piattaforma online offrirà a tutti la possibilità di partecipare al dibattito. Nel corso del 2025, il Commissario al Bilancio, Piotr Serafin, intraprenderà un "Tour d'Europe" per consultarsi direttamente con le autorità degli Stati membri, le parti interessate regionali e i beneficiari del bilancio dell'UE.

La Commissione prevede di presentare la proposta ufficiale per il prossimo QFP a luglio 2025, con l'obiettivo di raggiungere un accordo tempestivo prima della sua attuazione nel gennaio 2028.Questa iniziativa rappresenta un passo significativo verso una maggiore democratizzazione del processo decisionale dell'UE, riconoscendo l'importanza del coinvolgimento dei cittadini nella definizione delle priorità future dell'Unione. In un'epoca in cui la fiducia nelle istituzioni è fondamentale, offrire ai cittadini l'opportunità di contribuire attivamente alla pianificazione finanziaria dell'UE potrebbe rafforzare il senso di appartenenza e responsabilità condivisa. Tuttavia, resta da vedere in che misura le opinioni raccolte influenzeranno effettivamente le decisioni finali. Sebbene l'iniziativa sia lodevole, sarà cruciale garantire che il feedback dei cittadini non solo venga ascoltato, ma anche integrato in modo significativo nel bilancio finale. Solo allora si potrà affermare che l'UE sta realmente costruendo un futuro condiviso con i suoi cittadini, per i suoi cittadini.

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