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Il Parlamento Europeo ha recentemente approvato nuove regole per una gestione più ecologica dello spazio aereo europeo, attraverso la riforma del progetto “Cielo Unico Europeo”. L’obiettivo principale di questa normativa è ottimizzare i voli, riducendo sia i ritardi sia le emissioni di CO2, per contribuire alla neutralità climatica dell’UE.
La nuova legislazione, che ha visto l'approvazione formale il 26 settembre dal Consiglio dell'UE e l’approvazione senza emendamenti da parte del Parlamento Europeo, stabilisce piani nazionali di miglioramento delle prestazioni per i servizi di navigazione aerea, vincolanti e con incentivi mirati a rendere i voli più efficienti e rispettosi dell’ambiente. La riforma introduce anche un comitato consultivo indipendente che valuterà le prestazioni e assisterà la Commissione e gli Stati membri nell’implementazione delle nuove direttive.
Tra le misure previste, la Commissione dovrà definire obiettivi europei per la capacità, l'efficienza dei costi e i fattori ambientali, rivalutandoli periodicamente. Si punta inoltre a tariffe di navigazione aerea "verdi", con un possibile sistema di incentivi per promuovere l'uso di rotte più efficienti e tecnologie a propulsione pulita. Un altro elemento rilevante della riforma è la possibilità per i fornitori di servizi di traffico aereo di acquisire servizi complementari, come quelli meteorologici, su base concorrenziale, per migliorare la qualità e la flessibilità del servizio.
Dopo anni di negoziati e rinvii, aggravati dalla resistenza degli Stati membri a cedere sovranità su questo tema, la riforma rappresenta un compromesso per una gestione più razionale e sostenibile dello spazio aereo europeo, allineata agli obiettivi dell'Accordo di Parigi e alle politiche di sostenibilità europee.
"La riforma rappresenta un passo avanti verso l'eliminazione dei rallentamenti, la creazione di un controllo e di una gestione più efficienti del traffico aereo e la riduzione dei costi e delle emissioni attraverso voli più brevi e più sicuri, di cui beneficeranno tutte le compagnie aeree europee, in particolare i cittadini europei. La creazione di uno spazio aereo europeo veramente unico, tuttavia, è stata bloccata dagli Stati membri, non disposti a rinunciare alle competenze nazionali per il bene comune. Invito ora gli Stati membri ad attuare in modo costruttivo questa riforma", ha affermato il correlatore Jens Gieseke (PPE, DE)
"Oggi lo spazio aereo europeo è come un grande puzzle in cui ogni paese ha il suo pezzo, ma purtroppo non tutti i pezzi si incastrano. Questo porta a deviazioni, tempi di attesa e costi inutili. Nel 2023 quasi tre voli su dieci hanno subito ritardi di oltre 15 minuti. Le nuove norme renderanno l'aviazione più sicura, puntuale e rispettosa del clima", ha detto il correlatore Johan Danielsson (S&D, SE), che e ha ringraziato inoltre per il lavoro svolto gli ex relatori Marian-Jean Marinescu (PPE, Romania) e Bogusław Liberadzki (S&D, PL).
Crediti foto: Foto di Gianni Crestani da Pixabay
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