L'edizione 2024 del Salone della CSR e dell'Innovazione Sociale si è aperta con un tema centrale: Sfidare le contraddizioni. Il convegno, che si svolge all'Università Bocconi di Milano, si presenta come un'occasione cruciale per riflettere su come affrontare le sfide della sostenibilità in Italia, coinvolgendo oltre 500 relatori e 270 organizzazioni. Tra i vari argomenti discussi, spiccano le contraddizioni legate all'uso dell’auto elettrica, alle energie rinnovabili e alla produzione a basso costo, ma emerge anche una questione altrettanto importante e spesso trascurata: il gender gap. Secondo la nuova ricerca Ipsos, presentata proprio durante l’apertura del Salone, la popolazione italiana e le imprese hanno fiducia che, entro i prossimi vent’anni, il mondo sarà più sostenibile. Il 49% dei cittadini e il 77% delle aziende ritengono infatti che il futuro porterà a uno sviluppo che rispetti l’ambiente e le persone. Tuttavia, una delle maggiori contraddizioni evidenziate dallo studio riguarda il persistere del gender gap e la mancanza di politiche efficaci per promuovere l'inclusione e la parità salariale.

Se da un lato le imprese sembrano essere pronte ad accettare le contraddizioni nel loro percorso verso la sostenibilità – come dimostrato dal 52% delle aziende intervistate che ammettono l'inevitabilità di queste discrepanze – dall'altro è preoccupante notare che tra queste contraddizioni vi sia anche la questione del gender gap. La riduzione delle disuguaglianze di genere e la parità salariale sono infatti elementi fondamentali di una società veramente sostenibile, eppure restano problematiche irrisolte. Il Salone della CSR rappresenta un'opportunità per portare alla luce queste tensioni. L'assenza di un serio impegno nella riduzione del gender gap contrasta con l’obiettivo dichiarato di costruire un futuro più giusto ed equo. Nonostante la crescente consapevolezza sul tema, l'indagine Ipsos rileva che il 32% della popolazione vede nelle contraddizioni attuali un indice di scarso impegno da parte di tutti gli attori coinvolti. Questo dato sottolinea la necessità di affrontare non solo le sfide ambientali, ma anche quelle sociali, in particolare le disuguaglianze di genere.

Le aziende, specialmente quelle che si presentano come sostenibili, hanno una responsabilità cruciale nel promuovere la parità di genere. Tuttavia, l'indagine mostra che solo il 22% degli imprenditori ammette una mancanza di volontà nell’affrontare queste problematiche. Il gender gap non è soltanto una questione etica, ma ha anche implicazioni economiche: studi dimostrano che le imprese che promuovono la diversità di genere tendono a essere più innovative e resilienti. Il Salone della CSR offre uno spazio importante per discutere di queste tematiche e cercare soluzioni concrete. Non si può più ignorare il fatto che il gender gap rappresenta una delle principali contraddizioni nel percorso verso la sostenibilità. Mentre le imprese italiane si concentrano sempre più sull'adozione di pratiche ecologicamente sostenibili, il rischio è che, senza una parallela attenzione alla giustizia sociale e alla parità di genere, gli sforzi compiuti restino incompleti.

Per costruire un futuro realmente sostenibile, è necessario adottare un approccio olistico che integri sia le sfide ambientali che quelle sociali. Il gender gap non può essere trattato come un problema secondario o un effetto collaterale del cambiamento economico. Al contrario, deve diventare una priorità nelle politiche di sostenibilità aziendale e governativa. L’edizione 2024 del Salone, con il suo focus sulle contraddizioni, offre un’opportunità irripetibile per riflettere su come le imprese e le istituzioni possano impegnarsi di più nella riduzione delle disuguaglianze di genere. Solo affrontando queste contraddizioni, e riconoscendo che la sostenibilità è un concetto che riguarda tanto l’ambiente quanto le persone, sarà possibile creare una società più equa e inclusiva.

crediti foto: Salone CSR