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Mercoledì In Senato le misure per l'efficienza energetica nel Piano nazionale di adattamento ai cambiamenti climatici (Pnacc). Sarà infatti il momento in cui l'aula discuterà il Piano strutturale di medio termine, cioè gli orientamenti e i finanziamenti di base del bilancio italiano fino al 2029. E una parte importante di questo documento è appunto relativa alle misure per adattarsi ai cambiamenti climatici, con un focus sui risparmi energetici: l'Italia si è impegnata a ridurre del 1,9 per cento all'anno rispetto ai livelli del 2021 i consumi energetici. Le misure sono molteplici e dettagliate nel Piano nazionale integrato per l''energia e il clima (PNIEC) al cui interno sono contenuti i numeri delle azioni intraprese fino ad ora e come dovrebbero evolversi fino al 2029.
Un esempio è il fondo nazionale per l'efficienza energetica che avviato nel dicembre del 2023 ha finanziato 24 progetti per un valore complessivo di 19 milioni di euro e 34 di investimenti attivati per un risparmio di 4ktep. Ad oggi, è stato previsto un adattamento come obiettivi futuri del Fondo:
1. migliorare l’efficacia dello strumento del finanziamento agevolato, grazie all’attivazione della sezione in conto capitale di cui alla citata L. 234/2021. La previsione è quella di indirizzare il contributo esclusivamente a interventi riferiti al settore civile non residenziale pubblico e a qualunque intervento effettuato tramite contratti EPC;
2. attivare la sezione garanzie, ivi inclusa quella per il settore residenziale civile. La previsione è infatti quella di finalizzare il decreto di attivazione della predetta sezione e, nell’ambito della stessa, introdurre una sub-sezione dedicata agli interventi di riqualificazione energetica degli edifici nell’ambito dell’Ecobonus, secondo quanto previsto dalla L. 205/2017;
Per quanto riguarda gli edifici esistono diverse forme di prosecuzione del Superbonus, anche se in altre forme dunque, mentre per l'efficienza energetica sembra che l'orientamento sia quello di favorire un genere di contratti come gli EPC. Il contratto EPC ha come oggetto il miglioramento energetico di un edificio o di un impianto, ne stabilisce la misura e le modalità di realizzazione attraverso la regolamentazione di un servizio energetico da parte di una Società di Servizi Energetici (ESCo). La sua peculiarità consiste nella possibilità di riqualificare energeticamente edifici/impianti, per conseguire nel tempo una migliore prestazione energetica e dunque un successivo risparmio; risparmio che, per la durata contrattuale, sarà utilizzato dalla ESCo (denominata fornitore) per remunerare gli investimenti effettuati. In altri termini l’EPC affida alla ESCo l’onere degli investimenti (lavori, servizi, forniture) necessari per la riqualificazione deli edifici/impianti, che saranno recuperati dal livello di risparmio energetico stabilito contrattualmente, con il vantaggio per il cliente (denominato beneficiario) di non avere alcuna spesa di investimento iniziale e di ripagare la riqualificazione alla ESCo con tutti i risparmi contrattualmente negoziati o con una parte di essi.Si tratta dunque di uno dei veicoli per perseguire gli obiettivi energetici del piano statale di risparmi.
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crediti foto: Foto di Sebastian Ganso da Pixabay
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