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Il report sugli ultimi 30 anni di inondazioni in Europa. "Le inondazioni in Europa, soprattutto a causa del cambiamento climatico, stanno diventando più frequenti e gravi, con impatti devastanti su persone, ecosistemi ed economie", afferma il rapporto dell'Agenzia Europea dell'Ambiente. Negli ultimi trent'anni, l'Europa ha visto un incremento significativo della frequenza e dell'intensità delle inondazioni, che hanno causato danni economici enormi e perdite di vite umane. Le aree più colpite sono state la Germania, il Belgio, la Slovenia e la Grecia, paesi in cui le inondazioni hanno messo a dura prova le infrastrutture, le abitazioni e l'agricoltura, provocando danni che vanno dal 16% del PIL nazionale in Slovenia nel 2023 fino a perdite di decine di miliardi di euro in Germania e Belgio. Gli effetti di queste catastrofi non si limitano ai territori direttamente colpiti, ma si espandono a tutta l'economia europea, mettendo sotto stress anche i meccanismi di solidarietà dell'Unione Europea, come il Fondo di Solidarietà. Secondo il rapporto, il cambiamento climatico agisce come "moltiplicatore di rischi", aumentando la probabilità di eventi estremi come le inondazioni, con ripercussioni su sicurezza alimentare, salute e infrastrutture. Un dato allarmante è che le inondazioni non solo colpiscono i centri abitati e le infrastrutture, ma portano a gravi squilibri economici, con costi stimati che potrebbero superare i 1.000 miliardi di euro entro la fine del secolo se non si prendono azioni tempestive. Le mappe contenute nel report mostrano come le zone costiere e le aree fluviali dell'Europa settentrionale e centrale siano particolarmente vulnerabili. Inoltre, è evidente un incremento della frequenza delle inondazioni in combinazione con piogge estreme, fenomeni destinati ad aumentare con l'innalzamento delle temperature globali. Il report sottolinea l'urgenza di politiche più ambiziose e coordinate per prevenire e mitigare i rischi climatici, mettendo in risalto la necessità di infrastrutture resilienti, strategie di gestione delle acque e, soprattutto, una rapida riduzione delle emissioni di gas serra.
