La Commissione Semplificazione della Camera esamina il decreto per facilitare la produzione da rinnovabili. Un nuovo schema di decreto legislativo si propone di rendere più facile la produzione di energia da fonti rinnovabili in Italia. L’obiettivo principale del provvedimento in discussione oggi in Commissione è semplificare le procedure amministrative per l’installazione, la modifica e la gestione degli impianti, mantenendo però alta l'attenzione alla tutela ambientale e paesaggistica. 

Uno dei punti cardine del decreto è la riduzione dei tempi e degli oneri burocratici. Si introducono tre livelli di intervento:

1. Attività libera: piccoli impianti, come i fotovoltaici fino a 10 MW, potranno essere installati senza bisogno di permessi specifici. Questo vale anche per altri interventi minori.
2. Procedura Abilitativa Semplificata (PAS): per impianti di media grandezza, che richiederanno solo una semplice notifica alle autorità locali.
3. Autorizzazione Unica: riservata a impianti più complessi, accorpando in un solo passaggio tutte le autorizzazioni necessarie.

Il decreto prevede anche la digitalizzazione delle procedure. Verrà utilizzata una piattaforma unica per la presentazione delle domande e la gestione delle pratiche, riducendo la burocrazia e velocizzando l’intero processo.

Non tutti i progetti richiederanno una valutazione ambientale completa. Interventi su aree non protette o a basso impatto potranno essere autorizzati più rapidamente, limitando gli adempimenti a quelli strettamente necessari.

Queste misure dovrebbero accelerare lo sviluppo delle energie rinnovabili in Italia, favorendo l’installazione di impianti solari, eolici e geotermici. Un passaggio cruciale per raggiungere gli obiettivi climatici e ridurre la dipendenza dalle fonti fossili. Il decreto segna un passo avanti importante verso una transizione energetica più rapida ed efficiente, allineandosi agli standard europei e incentivando lo sviluppo sostenibile.

Crediti foto: Foto di Gerd Altmann da Pixabay

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