Cos’è un programma DEI e come funziona in Italia
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Cos’è un programma DEI e come funziona in Italia

Cos'è un programma DEI

Un programma DEI (Diversità, Equità e Inclusione) è un insieme di politiche e pratiche attuate da un’organizzazione per garantire che persone di ogni background abbiano pari opportunità e siano trattate equamente all'interno del contesto lavorativo. L’obiettivo è promuovere un ambiente di lavoro in cui tutti, indipendentemente da genere, razza, orientamento sessuale, disabilità, religione o altro, possano sentirsi valorizzati e inclusi. Oltre alle basi teoriche, i programmi DEI spesso si basano su una serie di riferimenti normativi e legislativi che variano a seconda dei contesti geografici. Ecco una panoramica arricchita con riferimenti legislativi.Pilastri del Programma DEI

  1. Diversità: La diversità si riferisce alla presenza di differenti gruppi sociali in un'organizzazione. In molti Paesi, programmi DEI devono rispettare normative come il Title VII del Civil Rights Act del 1964 negli Stati Uniti, che proibisce la discriminazione basata su razza, colore, religione, sesso e origine nazionale. In Europa, il Trattato di Lisbona rafforza la non discriminazione come principio fondamentale, integrato da direttive specifiche come la Direttiva 2000/78/CE, che istituisce un quadro generale per la parità di trattamento sul lavoro.
  2. Equità: L'equità richiede che le organizzazioni forniscano risorse e supporto personalizzati per garantire pari opportunità di successo. Negli Stati Uniti, l’Equal Pay Act del 1963 e la più recente legislazione statale e locale sulla trasparenza salariale (ad esempio, le leggi della California e di New York) mirano a ridurre il divario salariale di genere. A livello europeo, la Direttiva 2006/54/CE (riformata nel 2022) affronta la parità di trattamento tra uomini e donne in materia di occupazione, con un'enfasi sull'equità salariale.
  3. Inclusione: L’inclusione riguarda la creazione di un ambiente in cui tutti si sentano accolti e rispettati. Legislazioni come l'Americans with Disabilities Act (ADA) negli Stati Uniti obbligano i datori di lavoro a garantire ambienti di lavoro accessibili e a fornire adattamenti ragionevoli per le persone con disabilità. In Europa, la Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea, insieme alle politiche di inclusione sociale promosse dalla Strategia europea per la disabilità 2021-2030, rappresentano il quadro normativo principale.

Monitoraggio e Analisi DEII programmi DEI sono spesso supportati da strumenti di analisi dei dati, che possono essere utilizzati per monitorare il progresso nel raggiungimento degli obiettivi di diversità ed equità. Negli Stati Uniti, aziende con più di 100 dipendenti sono tenute a presentare il modulo EEO-1 alla Equal Employment Opportunity Commission (EEOC), che richiede la raccolta di dati demografici sui lavoratori. Questo strumento consente di identificare eventuali squilibri nella composizione della forza lavoro e aiuta a guidare le politiche di miglioramento.In Europa, il Regolamento generale sulla protezione dei dati (GDPR) pone vincoli alla raccolta di dati personali sensibili, come quelli relativi all'origine razziale o etnica, ma permette comunque l'uso di questi dati se raccolti con il consenso informato dei dipendenti e utilizzati a fini statistici per promuovere l'equità.Adattamento dei Programmi DEI in contesti ibridiCon l'aumento del lavoro da remoto e ibrido, molte organizzazioni stanno adattando le loro strategie DEI per garantire che tutti i lavoratori, indipendentemente dal luogo in cui operano, abbiano accesso a pari opportunità. Ad esempio, il Family and Medical Leave Act (FMLA) negli Stati Uniti garantisce che i lavoratori possano richiedere congedi per motivi familiari o di salute senza temere ripercussioni sul lavoro. In Europa, la Direttiva sull'equilibrio tra vita privata e vita professionale (2019/1158) stabilisce norme minime sui congedi per i genitori e i prestatori di assistenza.ConclusioneUn programma DEI non è solo una questione di buona prassi, ma si basa anche su un quadro legislativo solido che varia a seconda della giurisdizione. Organizzazioni che ignorano queste normative rischiano sanzioni legali, ma soprattutto perdono l'opportunità di beneficiare del valore aggiunto che deriva da una forza lavoro realmente diversificata e inclusiva​.Come funziona in ItaliaIn Italia non esistono attualmente leggi che obbligano specificamente le aziende a implementare programmi di diversità, equità e inclusione (DEI), ma ci sono diverse normative che promuovono indirettamente l'adozione di politiche inclusive e antidiscriminatorie. Principali obblighi legali correlati ai programmi DEI in Italia:

  1. Costituzione Italiana:
    • L’articolo 3 della Costituzione italiana sancisce il principio di uguaglianza, specificando che "tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali". Questo costituisce la base legale per molte delle politiche antidiscriminatorie adottate nel Paese.
  2. Codice delle Pari Opportunità (D.Lgs. 198/2006):
    • Questo decreto legislativo promuove la parità di genere e vieta ogni forma di discriminazione, diretta o indiretta, basata sul sesso, in ambito lavorativo. Esso stabilisce che le aziende debbano garantire pari opportunità in ogni aspetto dell’impiego, inclusi assunzione, promozioni e retribuzioni.
  3. Legge n. 68/1999 (Norme per il diritto al lavoro dei disabili):
    • Le aziende con più di 15 dipendenti sono obbligate a riservare una quota di assunzioni a persone con disabilità, con l'obiettivo di promuovere l'inclusione lavorativa di soggetti appartenenti a categorie protette.
  4. Legge n. 162/2021 (Modifica del Codice delle Pari Opportunità):
    • Questo aggiornamento impone alle aziende con più di 50 dipendenti di redigere e pubblicare ogni due anni un Rapporto sulla situazione del personale maschile e femminile, monitorando la presenza di discriminazioni di genere in termini di remunerazione, opportunità di carriera e altri parametri.
  5. Legge n. 125/1991 (Azioni positive per la parità uomo-donna nel lavoro):
    • Questa legge promuove misure specifiche per eliminare la discriminazione di genere, incoraggiando le aziende ad adottare politiche attive che promuovano la parità.
  6. Legge contro la discriminazione razziale (D.Lgs. 215/2003):
    • Questa normativa implementa la direttiva europea 2000/43/CE, vietando la discriminazione basata sulla razza e l'origine etnica in vari ambiti, tra cui l'occupazione, e obbliga le aziende a garantire un trattamento equo e non discriminatorio a tutti i lavoratori.

Sanzioni e Incentivi:

  • Sanzioni: Le aziende che non rispettano gli obblighi di legge, in particolare in relazione alla parità di genere e all'inclusione delle persone con disabilità, possono essere soggette a sanzioni amministrative e civili. Ad esempio, l’omissione del rapporto biennale sulla parità di genere può comportare la sospensione di eventuali benefici o agevolazioni pubbliche.
  • Incentivi: Esistono anche incentivi fiscali per le aziende che adottano politiche attive di inclusione, come l'assunzione di lavoratori con disabilità o la promozione di progetti per la parità di genere.

Se vuoi informazioni più specifiche sugli obblighi legislativi relativi ai programmi DEI in Italia scrivi a michelangelo.bonessa@nonsoloambiente.it

crediti foto: Foto di -Rita-👩‍🍳 und 📷 mit ❤ da Pixabay

Se ti interessa l'argomento leggi anche il nostro speciale per il 25 novembre

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