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Il governo ha riferito in aula del senato che vedremo la nuova strategia sulle semplificazioni dei processi autorizzativi per le rinnovabili nel decreto legislativo previsto per delega dalla legge Concorrenza n. 118 del 2022.
Sarà la legge 118/2022, in particolare, ad adottare uno o più D.Lgs per semplificare la disciplina in materia di Fer, riducendo gli oneri in capo a cittadini e imprese.
Il titolare del Mase ha così annunciato “semplificazioni in arrivo sugli iter rinnovabili”, e ancora, “gli obiettivi europei prefissati devono essere raggiunti secondo un oculato mix di tecnologie differenti, anche molto diverse tra loro, a cui potrà partecipare in chiave prospettica non solo il grande eolico offshore, previsto dal decreto energia di qualche mese fa, ma anche il nucleare come fonte a emissioni zero; tema sul quale sono in corso riflessioni e studi per una roadmap che porti al suo sviluppo”.
Le ragioni del decreto Agricoltura per il fotovoltaico
Il ministro Pichetto ha dichiarato che la norma “va letta nell’ottica di uno sviluppo ordinato delle rinnovabili sul territorio nazionale”, in modo da “garantire una pianificazione regionale delle aree utili all’installazione di impianti necessari al raggiungimento di quanto previsto nel Pniec”.
Sul tema, aveva dichiarato mercoledì alla Camera il ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida: “Il consumo di suolo produttivo rappresenta a tutti gli effetti una minaccia per la nostra sovranità alimentare”.
Nel Pnrr è prevista la misura Parco Agrisolare, considerata da Lollobrigida la strada principale da seguire perché “ha avuto un apprezzamento straordinario da parte delle imprese: ad oggi sono state finanziate più di 14.000 aziende per 1,35 miliardi di euro. Oltre 2.000 imprese hanno già concluso l’investimento e a circa la metà è stato già erogato il saldo finale delle risorse. Questi risultati eccezionali hanno consentito di ottenere dalla Commissione europea ulteriori 850 milioni di euro, innalzando la dotazione finanziaria complessiva a 2,3 miliardi, e di triplicare la potenza installata da fonti rinnovabili, portandola a 1,38 GW rispetto ai 375 MW originariamente previsti”.
La nuova procedura Pnrr sul biometano
L’iniziativa fa parte della misura 1.4 del Piano, che sostiene la realizzazione di nuovi impianti per la produzione di biometano e la riconversione di quelli a biogas agricoli verso la produzione di biometano per trasporti, industria e riscaldamento.
La terza procedura è terminata il 10 maggio scorso con 132 progetti ammessi a finanziamento, per una capacità produttiva pari a 58,119 standard metri cubi l’ora. Di questi 60 iniziative prevedono la riconversione di impianti agricoli esistenti e 72 la costruzione di nuovi siti.
Immagine di copertna: Nuno Marques
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