Per le Interviste del Direttore di oggi, abbiamo intervistato Guido Bezzi, Responsabile Agronomia di Consorzio Italiano Biogas.

Il Festival Ecofuturo, dedicato alle ecotecnologie, ha visto svolgersi la sua undicesima edizione a Roma, da mercoledì 8 a sabato 11 maggio, presso la Città dell’Altra Economia. L’evento ha affrontato in modo approfondito tematiche cruciali per la costruzione di un futuro sostenibile. Con il titolo "Un Mondo 99% Rinnovabile per l'Equofuturo", il festival ha ricercato e promosso soluzioni pratiche per la transizione verso un'economia basata al 99% su energie rinnovabili.  Noi abbiamo avuto modo di intervistare Guido Bezzi, Responsabile Agronomia del Consorzio Italiano Biogas e tra i Main Sponsor dell’evento, in merito allo speech “Agricoltura Carbon Negative: Stoccare CO2 e Proteggere il Suolo”.

Cosa rappresenta CIB?

CIB è l’associazione italiana delle aziende agricole. Nasce dalle realtà che hanno un impianto biogas e associa le aziende agricole, le industrie che producono impianti e anche gli enti che producono servizi, bottiglie e quant'altro, e che possono essere legati al mondo più grasso. Di fatto è il moderatore di quella che è la la catena produttiva del mondo biogas in agricoltura in Italia.

 Nella lotta al cambiamento climatico, quindi, qual è il ruolo dell'agricoltura?

Il ruolo dell’agricoltura è fondamentale. È l'attività che ci consente di mantenere il territorio e, allo stesso tempo, nel momento in cui noi curiamo il suolo abbiamo un effetto ambientale. Se curiamo la fertilità del suolo e la miglioriamo abbiamo un effetto ambientale positivo, perché stocchiamo del carbonio nel suolo.

Durante la mattinata si è parlato di Carbon Farming, di casa si tratta e come funziona?

Semplificando, è di fatto stoccare carbonio nel suolo e quindi avere un effetto positivo nei termini di contrasto al cambiamento climatico. Si fa attraverso delle pratiche agronomiche, appunto curando la fertilità del suolo ovvero aumentando la sostanza organica del terreno. Sostanza organica e carbonio che nel nostro caso gestendo un sistema naturale è stato prima organicato dalle piante e poi attraverso le radici e attraverso le attività che noi facciamo in agricoltura riportato al suolo. Questo bilancio quando è positivo fa stoccaggio di carbonio e quindi agricoltura carbonica di fatto.

Per quanto riguarda lo stoccaggio, a che punto è l’Italia?

Stiamo facendo una serie di azioni già in agricoltura. Le emissioni in generale dell'agricoltura negli ultimi anni stanno già calando, ma di fatto il sistema non è ancora partito a livello normativo. Il sistema che mi certifica il carbonio che io vado a stoccare in agricoltura; quindi, di fatto la pratica è più avanti rispetto a quella che è la normativa e quello che è il valore che l'agricoltura sta già producendo ma non sta non sta percependo.

Immagine di copertina: Adrian Infernus

Foto Guido Bezzi: Alessandra Tamburi

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Guido Bezzi è laureato in Scienze e Tecnologie Agrarie e dottorato di ricerca presso l'Università di Bologna con specializzazione in ecofisiologia delle colture da biomassa. Dal 2004 è abilitato alla professione di agronomo e dal 2009 è iscritto all'albo dei dottori agronomi e dei dottori forestali di Milano. Dal 2008 lavora come consulente agronomo specializzato in autorizzazioni di impianti di energie rinnovabili, mitigazione ambientale di impianti e discariche, piani di approvvigionamento di biomasse e analisi tecniche su biomasse e biogas. Dal 2011 è consulente del CIB - Consorzio Italiano Biogas dove nel maggio 2012 diventa responsabile dell'area agronomica. Il suo lavoro si concentra su sistemi di coltivazione avanzati ed efficienti, fertilità del suolo, materia organica e valorizzazione del digestato in agricoltura. Dal 2015 è anche direttore della rivista Biogas Informa, l'house organ del CIB. Collabora come consulente con associazioni, centri di ricerca e privati su progetti di ricerca, sviluppo e applicazione su agricoltura avanzata ed energie rinnovabili.