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Al via un grande progetto di piantumazione nel cuore di Manhattan. Il metodo utilizzato è quello della Miyawaki Forest: cos’è e principali benefici.
È stato battezzato Manhattan Healing Forest. Il progetto, che prevede la piantumazione di 1.000 piante autoctone su una superficie di soli 2.700 metri quadrati, verrà realizzato a Roosevelt Island, isola dell’East River, nel cuore di New York. L’intento è uno, semplice ma non scontato: utilizzare soluzioni basate sulla natura per contrastare inondazioni e mareggiate. Con una serie di vantaggi socio-ambientali connessi.
“Siamo un’isola. Pensiamo alle inondazioni, pensiamo alle mareggiate. Il miglior trattamento è piantare un albero”, ha affermato Christina Delfico, fondatrice di iDig2Learn, un gruppo no-profit che guida il progetto e lavora nell’ottica della riconciliazione tra uomo e natura. “Le radici stabilizzeranno la terra. Con un buon terreno, non ci saranno inondazioni. La giungla di cemento ha bisogno di foreste tascabili”.
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Clicca quiLa piantumazione, prevista per il 6 aprile, coinvolgerà stakeholder della progettazione urbana sostenibile e volontari della comunità. In quel giorno, Manhattan entrerà ufficialmente a far parte della lista di città che, in numero crescente in tutto il mondo, hanno optato per le Miyawaki forests per contrastare gli effetti del cambiamento climatico in area urbana ed extraurbana.
Il metodo Miyawaki
Fin dagli anni ’70, Miyawaki ha sostenuto il valore delle foreste naturali e l’urgente necessità di ripristinarle. Partendo dall’osservazione degli alberi, ha scoperto che solo lo 0,06% delle foreste giapponesi contemporanee erano composte da alberi autoctoni, ovvero originari di quei luoghi. Convinto della necessità di un’inversione di tendenza, elaborò uno specifico sistema di ripristino degli ecosistemi forestali attraverso la creazione di mini-foreste ad alta densità di piante.
Dopo i primi tre anni, durante i quali si rendono necessarie alcune cure (innaffiare le piante, ad esempio, o eliminare le erbacce), si creano le condizioni necessarie a che una foresta naturale possa diventare autosufficiente, raggiungendo la maturità nel giro di qualche decennio, anziché di alcuni secoli, senza ulteriori interventi da parte dell’uomo.
I benefici
Isole verdi in mezzo al cemento, le mini-foreste fungono, inoltre, da preziosi termoregolatori che tengono a bada il calore e contribuiscono a migliorare la qualità dell’aria, offrendo al contempo ai cittadini luogo e occasione di incontro o fruizione degli spazi urbani, in linea con gli Obiettivi 11 (Città e Comunità sostenibili) e 13 (Lotta al cambiamento climatico) dell’Agenda 2030.
Miyawaki forests mania: alcuni esempi
Grazie alla loro efficienza, la popolarità delle foreste di Miyawaki è in crescita, con iniziative di piantumazione già effettuate in India, Amazzonia, Europa e Stati Uniti.
Immagine di copertina: Patrick
T'Kindt, Unsplash
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