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Il report “Imprese e diritti umani” ha analizzato l’approccio delle imprese italiane, focalizzandosi su temi come inclusione, pari opportunità e parità di genere.
Il 50% delle aziende italiane ritiene che i diritti umani siano un aspetto materiale, concreto, che influenza effettivamente valutazioni e performance dell’attività di impresa. Solo il 14% tra questo 50% - però - crede sia un tema rilevante. Il restante 50% si divide in un 18% per cui i diritti umani sono un elemento non materiale (18%) e un 32% che non li menziona affatto. Tuttavia, l'84% delle imprese italiane riconosce l'importanza generale del tema, direttamente o attraverso argomenti correlati come diversità, equità, inclusione (citato dal 36% delle imprese), formazione del personale e benessere dei dipendenti. Per questo sono pochi, ma in qualche modo comunque incoraggianti i segnali che indicano un cambiamento all'interno del panorama aziendale sul tema del rispetto dei diritti umani.
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Clicca quiChe sia guidato dall'imminente approvazione della direttiva sulla due diligence (al momento in stallo, perché bocciata a fine febbraio a Bruxelles, anche a causa del voto di astensione dell’Italia) o dall'incremento delle richieste degli investitori, o da una crescente consapevolezza delle questioni di sostenibilità, sembra comunque che il sistema si stia gradualmente adeguando. A comunicarlo è il report “Imprese e diritti umani. Un sistema in movimento verso la Direttiva Ue” di Avanzi.
Le statistiche della seconda edizione del rapporto mostrano un quadro ancora embrionale sulla due diligence. Solo un terzo del campione di imprese italiane ne ha sviluppata una, allo stesso tempo le politiche sui diritti umani sono state implementate dal 60% di aziende. Hanno una due diligence l'82% delle imprese quotate all’indice FTSE MIB, solo il 33% delle aziende quotate FTSE Mid Cap e il 30% delle imprese non quotate in borsa.
Il report “Imprese e diritti umani. Un sistema in movimento verso la Direttiva Ue” di Avanzi ha analizzato l’approccio delle imprese italiane, focalizzandosi sui temi più frequentemente affrontati sui diritti umani. Sono emersi diversità e inclusione, non discriminazione e pari opportunità, equità e parità di genere, oltre alla prevenzione di molestie e violenze psicofisiche. Si è esclusa la salute e la sicurezza a causa della loro regolamentazione più rigida. Emerge dalla ricerca come il 62% delle imprese esaminate abbia adottato politiche relative ad almeno uno di questi ambiti. Nel dettaglio, il 40% delle imprese ha politiche riguardanti diversità e inclusione, solo un'azienda ha politiche di non discriminazione e pari opportunità, l'8% ha politiche di equità e parità di genere, il 22% ha politiche contro le molestie e il 18% ha politiche che integrano due o più di questi temi.
Inoltre, il 62% delle aziende monitorate ha introdotto iniziative formative mirate a promuovere la consapevolezza sui diritti umani. Queste azioni hanno influito sulla cultura gestionale e lavorativa, migliorando le relazioni sia interne tra colleghi che esterne con gli stakeholder.
Immagine di copertina: Wikimedia Commons
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