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Approvata in via definitiva dal Parlamento europeo la nuova direttiva contro la criminalità ambientale: nuovi reati e sanzioni per chi danneggia gli ecosistemi.
27 febbraio, giorno di importanti decisioni per l’ambiente e la biodiversità in Europa. A fare il paio con l’approvazione in Parlamento del testo della Nature Restoration Law, in quella stessa data l’organo ha approvato in via definitiva nuove misure e sanzioni per contrastare la criminalità ambientale. Secondo la European Union Agency for Criminal Justice Cooperation, la criminalità ambientale è la quarta attività criminale al mondo e una delle principali fonti di reddito per la criminalità organizzata, insieme al traffico di droga e armi e alla tratta di esseri umani.
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Clicca quiA fronte di ciò, nel dicembre 2021, la Commissione ha presentato una proposta per rafforzare la protezione dell'ambiente nell'UE attraverso il diritto penale, con l'obiettivo di contrastare il numero crescente di reati ambientali.
La direttiva entrerà in vigore il ventesimo giorno successivo alla sua pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell'UE. Gli Stati membri avranno poi due anni per recepire le norme a livello nazionale.
I nuovi reati
Tra i nuovi reati figurano il commercio illegale di legname, l'esaurimento delle risorse idriche, le gravi violazioni della legislazione dell'UE in materia di sostanze chimiche e l'inquinamento provocato dalle navi. Il testo comprende, inoltre, anche i cosiddetti "reati qualificati", che portano alla distruzione di un ecosistema (ad esempio gli incendi boschivi su vasta scala o l'inquinamento diffuso di aria, acqua e suolo).
Sanzioni pecuniarie e pene detentive
I trasgressori saranno tenuti a risarcire il danno causato e ripristinare l'ambiente danneggiato, oltre a possibili sanzioni pecuniarie. Per le imprese l'importo dipenderà dalla natura del reato: potrà essere pari al 3 o 5% del fatturato annuo o, in alternativa, 24-40 milioni di euro. Gli Stati membri avranno la facoltà di decidere se perseguire i reati commessi al di fuori del loro territorio.
Formazione e informazioni
Prevede, inoltre, misure di sostegno e assistenza nel contesto dei procedimenti penali per gli informatori (whitleblower) che denunciano reati ambientali.
Immagine di copertina: Doina Gavrilov, Unsplash
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