Le Interviste del Direttore: Vittorio Cuciniello
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Le Interviste del Direttore: Vittorio Cuciniello

Per le Interviste del Direttore di oggi abbiamo intervistato Vittorio Cuciniello, Amministratore Delegato di Gori S.p.a.

Come nasce l’idea del progetto “Azioni per l’Acqua”?

Vittorio Cuciniello: Il macro-progetto Azioni per l’Acqua è la risposta di Gori ad una sfida che oggi accomuna tutti i gestori italiani: la tutela e la conservazione della risorsa idrica anche in relazione al climate change e agli scenari di carenza a siccità ad esso collegati. Ciò comporta la necessità di un nuovo approccio al mondo idrico che sia esteso, sinergico e multidisciplinare, per garantire la sicurezza di approvvigionamento e il superamento della “politica di emergenza”, anche al fine di proteggere il futuro delle nuove generazioni. Gori, in qualità di gestore del servizio idrico integrato in 75 comuni della Campania, opera su un territorio in cui, dal punto di vista idrico, si riflettono le criticità che vive l’intero paese. In Italia il 47,6% dell’acqua prelevata non raggiunge l’utente finale, con punte che superano il 55% in alcune aree del Mezzogiorno, caratterizzato da infrastrutture che nel 30 % dei casi superano i 50 anni di esercizio. Una rete infrastrutturale vecchia e poco efficiente, scarsamente digitalizzata, rappresenta sicuramente una condizione da superare per una gestione realmente sostenibile della risorsa.


Come si articola il programma?

V.C.: Il programma è suddiviso in 5 differenti ambiti di intervento, ordinati per livelli di criticità in funzione dei volumi di acqua dispersa. La strategia è fondata su 4 macro-azioni costantemente monitorate: digitalizzazione e ottimizzazione della rete idrica, sostituzione delle condotte ammalorate, sostituzione dei misuratori, analisi e verifiche dei consumi sulle utenze. Fondamentali sono anche le attività di ricerca e innovazione tecnologica. In tale ottica, ad esempio, è prevista l’installazione di misuratori smart di portata e pressione che sfruttano le nuove tecnologie IoT e sono in grado di trasmettere in tempo reale i dati al nostro sistema centralizzato di Telecontrollo ed al Water Management System, uno strumento che monitora e gestisce la risorsa. In questo modo trasformiamo la rete idrica tradizionale in una “rete intelligente”. Se oggi riusciamo a fare tutto questo è naturalmente grazie all’impegno delle nostre persone: il programma, infatti,  impiega una buona parte delle risorse operative interne, oltre a coinvolgere 13 imprese esterne. Non bisogna dimenticare, inoltre, che la digitalizzazione e l’innovazione tecnologica costituiscono fattori fondamentali di questo nuovo approccio alla cura della risorsa, ma da sole non sono sufficienti a produrre un sostanziale cambiamento. Il buon esito delle programmazioni si fonda anche sulla cooperazione tra istituzioni. Intensa, costante ed esaustiva è stata e continua ad essere la relazione con tutti gli attori in campo.


Quali sono gli obiettivi e quali risultati avete già raggiunto?

V.C.: Le opere sono state avviate nel 2022 e abbiamo ottenuto una prima riduzione delle perdite che va dal 52,4 % del 2020 al 43% di ottobre 2023, con una proiezione al 42,8 % per fine anno. Sono circa un migliaio le perdite fisiche rilevate e sanate, mentre abbiamo recuperato 250 mila metri cubi di acqua provenienti da perdite amministrative. Complessivamente, il programma ci consentirà di ridurre le perdite del 50 % entro il 2025, recuperando oltre 62 milioni di metri cubi annui di acqua. Oltre il dato tecnico-operativo, è fondamentale anche la realizzazione di un modello partecipato delle scelte e delle programmazioni. Un tavolo permanente di concertazione con Ente Idrico Campano, amministrazioni comunali, enti e associazioni, che si caratterizza come un presidio di partecipazione attiva.


Qual è il ruolo del PNRR in “Azioni per l’Acqua”?

V.C.: Il PNRR ha rappresentato un’importante opportunità per Gori. Il nostro progetto è  risultato assegnatario di finanziamenti per 100 milioni di euro, di cui 50 milioni di euro provenienti dal React-Eu, con un’integrazione di ulteriori 50 milioni di euro provenienti dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Tuttavia, in qualità di gestore industriale, dobbiamo essere in grado non solo di realizzare gli investimenti ma anche di mantenere nel tempo i risultati raggiunti grazie a questi. Stiamo affrontando il futuro con una strategia volta alla tutela della risorsa idrica attraverso l’innovazione tecnologica, la digitalizzazione e tante attività di studio e ricerca, senza dimenticare le nostre azioni di impronta sociale e i bisogni delle fasce più deboli della popolazione. La sfida vera, però, è rendere tutte queste attività ordinarie e strutturali, slegate dai finanziamenti pubblici che sono utili solo per superare il gap fino ad oggi accumulato. È essenziale, infatti, pensare anche ad una revisione del sistema tariffario che vada nella direzione della sostenibilità finanziaria, e diffondere nei cittadini la consapevolezza del giusto valore dell’acqua.


Immagine di copertina: Noah UsryUnsplash

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Vittorio Cuciniello, 48 anni, ingegnere meccanico, da aprile 2021 è Amministratore Delegato di Gori, gestore del servizio idrico integrato in 75 comuni della Campania. In Gori e in Acea ha maturato un intenso percorso professionale ricoprendo numerosi incarichi di responsabilità. Dal 2019 al 2021 è stato Amministratore Delegato di Gesesa, società beneventana del Gruppo Acea.

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