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Il second hand non è tutto, per una nicchia complessa come quella delle sneakers, in cui la sostenibilità deve conciliarsi con le prestazioni sportive.
Moda e sostenibilità: scoperchiare il vaso di Pandora significa non parlare solo di abbigliamento, ma anche di accessori, monili, scarpe e, in particolare, di sneakers. Queste ultime rappresentano un’ulteriore sfida per le aziende orientate al green.
L’unicum-calzature
Ciò che spesso rende più complesso il processo di smaltimento e riciclo è la composizione multimateriale di un capo o un accessorio. Ma se, per un vestito o una t-shirt risulta più semplice immaginare la realizzazione con un singolo tessuto, lo è molto meno per le scarpe. Le calzature rappresentano un unicum nel mondo della moda e degli accessori orientati alla sostenibilità ambientale. Sono di utilizzo quotidiano, vengono sottoposte alle condizioni più avverse e sottoposte a usura più di altri capi. Dovendo sopportare caldo, freddo, pioggia, neve, asfalto e le più disparate pavimentazioni, le calzature devono, innanzitutto, soddisfare dei requisiti tecnici. Perciò, è la funzionalità la caratteristica-cardine che regola la produzione delle scarpe. E se le calzature, di qualsiasi tipo, richiedono una ricerca più approfondita sui materiali, le sneakers, in particolare, impongono uno sforzo ulteriore. Infatti, l’ambito gym, di cui le sneakers rappresentano solo la punta dell’iceberg, è altamente esigente, se si parla di prestazioni, durevolezza e requisiti sportivi.
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Clicca quiScarpe running in cotone e mais
Il progredire delle tecnologie sul fronte sportivo incontra la ricerca, sempre più raffinata, di materiali che possano soddisfare atleti e ambientalisti. Il brand Saucony- azienda leader nel settore running che oggi compie 125 anni di attività- festeggia questo traguardo con un rinnovato interesse per l’ambiente. L’obiettivo è di mettere in commercio, entro i prossimi tre anni, delle scarpe running realizzate in cotone e mais. L’utilizzo di materiali e coloranti di origine vegetale sposa anche la ricerca di nuovi metodi di applicazione. Il mais, infatti, sarebbe sottoposto a un processo capace di renderlo una schiuma, che sarebbe poi destinata alla produzione dell’intersuola. La gomma impiegata sarebbe, poi, naturale all’80%, invertendo il trend del settore running degli ultimi anni. L’azienda ha inoltre dichiarato di voler abbattere l’impatto ambientale delle proprie produzioni puntando a utilizzare, entro il 2030, solo materiali riciclati, rinnovabili e bio.
Sneakers e moda
Alla funzionalità e alle alte prestazioni si associa, naturalmente, anche l’estetica. E non sono pochi i grandi nomi del prét-à-porter che si sono prestati allo streetwear per collaborazioni esclusive. Allo stesso modo, personalità dello spettacolo hanno legato il proprio nome a dei marchi sportivi, proprio per l’immissione sul mercato di sneakers. Alcuni tra i casi più di successo sono rappresentati da Gucci, Pharrell Williams, Travis Scott, Rihanna.
Quali prospettive?
Perciò, analogamente a quanto osservato per il luxury vintage e i capi pre-owned di lusso, anche l’universo sneakers vede uno sbocco nell’upcycling. Il conferimento delle scarpe da running richiede, però, un’accortezza ulteriore rispetto ai capi di abbigliamento. Chi lavora in questo settore si raccomanda di allacciare tra loro le scarpe, in modo da evitare lo “spaiamento” che, di fatto, renderebbe le singole scarpe dei rifiuti. C’è poi un particolare fenomeno particolarmente legato al mondo-sneakers, il reselling, che fa del capo acquistato in edizione limitata un vero e proprio feticcio. Gli acquirenti, infatti, sono disposti a investire cifre considerevoli, se posti di fronte a un prodotto esclusivo e munito delle dovute garanzie. Una fattispecie forse più afferente al collezionismo che all’utilizzo estemporaneo tipico del fast fashion, che preserva il ciclo di vita di queste scarpe. In qualsiasi caso, osservare da vicino le dinamiche dell’industria delle calzature in relazione alla sostenibilità apre a scenari molto interessanti. E anche il panorama sostenibile delle sneakers appare una realtà molto sfaccettata, che si pone come obiettivo la corsa (fuori di metafora) al cambiamento.
Immagine di copertina: Milly Vueti, Unsplash
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