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La seconda edizione di Festivalori ha affrontato tematiche legate alla finanza etica e all'economia sostenibile. Durante l'evento si è discusso anche della confisca dei beni mafiosi.
Dal 20 al 22 ottobre si è svolta a Modena la seconda edizione di Festivalori, il festival dedicato alla finanza etica e all’economia sostenibile. Arrivato al secondo anno di organizzazione, l’edizione 2023 ha previsto quattro appuntamenti a giornata.
“Terre libere dalle mafie” è stato uno degli argomenti che ha aperto l’appuntamento. Al centro del dibattito, l’utilità della confisca dei beni alle mafie, perché la lotta contro la criminalità organizzata in Italia ha sempre rappresentato una sfida per le forze dell'ordine e il sistema giudiziario ed economico. Negli ultimi venti anni, uno degli strumenti che si è dimostrato particolarmente efficace, nel colpire le cosche mafiose, è la confisca delle ricchezze accumulate dalle attività illecite. Per questo, durante Festivalori si è discusso della confisca, un'arma che ha dimostrato di funzionare e che ha dato al Paese una "mappa" delle proprietà ex criminali da poter sfruttare su tutto il territorio nazionale. Un passo avanti, ma non definitivo. Durante l’incontro si è discusso anche di un miglioramento della normativa che riguarda la confisca dei beni, che può essere migliorata, cioè velocizzata. L’incontro è stato moderato da Tommaso Perrone, direttore di Lifegate. Hanno condotto il dibattito Tatiana Giannone da responsabile dei beni confiscati per l’associazione Libera, Valentina Fiore da AD del consorzio Libera terra Mediterraneo e Stefania Pellegrini da direttrice del master Pio La Torre sui beni confiscati presso l'Università di Bologna.
Organizzato quest’anno sul claim "Cose di questo mondo", FestiValori è il risultato di una collaborazione sinergica tra Banca Etica, Etica Sgr, Fondazione di Modena, Bper Banca, Coopfond, Assimoco e Cpl Concordia. La collaborazione tra diversi partner, tra cui Banca Etica e il patrocinio del Comune di Modena, hanno sottolineato l'importanza di un appuntamento dedicato all'approccio etico in relazione all'economia.
Festivalori 2023 arriva in un momento politico e sociale complesso. “Con la seconda edizione di Festivalori siamo stati chiamati a consolidare il successo dello scorso anno, offrendo al territorio modenese che ci ha accolti, alle realtà economiche e sociali e al pubblico, uno spaccato articolato della concreta alternativa finanziaria costituita dalla finanza etica - ha dichiarato Simone Siliani, direttore di Fondazione Finanza Etica -. Abbiamo affrontato questa sfida consapevoli del tempo difficile in cui viviamo (guerre ai confini d’Europa, crisi finanziaria, difficoltà economica delle famiglie), ma anche del contributo specifico che la finanza può dare a un mondo più giusto e sostenibile”.
“Abbiamo voluto offrire al pubblico molte e diverse occasioni di riflessione (dalle basi per un’economia della pace al finanziamento dei progetti sui beni confiscati alle mafie, dai possibili diversi modelli economici all’educazione finanziaria come fattore di inclusione) - ha dichiarato Claudia Vago, direttrice di Festivalori - Ma non abbiamo voluto correre il rischio dell’autoreferenzialità. La finanza etica si confronta e dialoga con attori finanziari più tradizionali su temi importanti come il ruolo delle donne nella finanza e il ruolo sociale delle banche: sappiamo infatti che c’è la finanza dietro ogni scelta individuale o collettiva che facciamo (dalle nostre scelte alimentari a quelle di mobilità) e che a valle di ogni scelta finanziaria ci sono effetti sociali e ambientali che devono essere considerati, al pari degli effetti economici. È questa la caratteristica fondamentale della finanza etica, alla quale restiamo felicemente vincolati”.
Immagine di copertina: Festivalori
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