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In un paese finlandese si sta sperimentando un programma pionieristico che incentiva il riciclo di tessili usati attraverso piccoli premi.
Indossa, ricicla, ritira il premio. Questo il meccanismo virtuoso
che l’amministrazione locale di Lahti,
un paese finlandese, ha proposto ai
suoi cittadini attraverso l’iniziativa Textile deposit. L’obiettivo da
raggiungere è quello di promuovere le buone pratiche di riciclo dei capi di abbigliamento.
Lo strumento utilizzato sono dei piccoli
premi riconosciuti ai cittadini,
come ingressi in piscina e buoni spesa nelle attività locali.
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Clicca quiL’iniziativa del Textile deposit
La moda grava sull’ambiente sia per la mole di risorse sfruttate nella produzione, sia nello smaltimento dei capi usati o invenduti. Pesa la sovrapproduzione di capi imposta dal fast fashion, così come pesano le abitudini malsane dei consumatori. Perciò proprio quest’anno la Finlandia ha adottato la raccolta differenziata per i tessili, ed è in questo quadro che si inserisce l’esperienza di Lahti. Dunque, per risolvere questo annoso problema, un’illuminata amministrazione locale ha pensato di premiare le buone abitudini dei cittadini.
Letteralmente Textile deposit significa cauzione tessile, perciò i residenti, consegnando abbigliamento dismesso e non più utilizzabile, hanno ricevuto in cambio dei piccoli benefit. I sei punti di conferimento della cittadina sono stati posti in centri commerciali e zone frequentate, per agevolare il processo e invogliare gli abitanti. Il progetto è partito come esperimento qualche mese fa e ha immediatamente dato ottimi riscontri. I numeri sono già abbastanza eloquenti: un incremento nella differenziata del 500%, al quale si aggiungono gli oltre quattro quintali di tessuti riciclati. Di fatto, l’esperimento ha abbondantemente superato le aspettative, quintuplicando i risultati stimati inizialmente.
Un nuovo ciclo di vita del prodotto
I capi raccolti sono stati poi conferiti all’impianto di riciclaggio di Lounais-Suomi per essere trasformati in fibra tessile riciclata. Gli impieghi dei filati così ottenuti sono stati molteplici, in ambito industriale, dai pannelli fonoassorbenti ai materiali isolanti.
Sul sito del comune di Lahti, inoltre, è disponibile un prontuario con tutte le informazioni necessarie: cosa sia possibile conferire, in quali condizioni, dove recarsi… Non solo: è specificata anche la raccomandazione di donare i vestiti ancora utilizzabili a enti di beneficenza.
Un’attenzione alla sostenibilità – ambientale e, insieme, umana – che non è sempre così scontata. Il risultato è ragguardevole, sebbene sia da valutare sul lungo termine. Ad esempio, potrebbe venire da chiedersi se quello del “premio” sia un meccanismo che vive solo in funzione del beneficio momentaneo del cittadino. Sono numerose le domande che emergono in questa fase embrionale del progetto; tuttavia, Lahti non può che rappresentare esempio e stimolo per iniziative analoghe.
L’orizzonte zero-waste
Il cammino intrapreso dalla Finlandia sugli obiettivi zero-waste da raggiungere entro il 2050 è costellato di progetti pionieristici. Già tempo fa, infatti, lo stesso meccanismo premiante era stato applicato alla raccolta di bottiglie e contenitori di plastica. Una specifica nicchia che, nel tempo, ha visto un incremento di riciclo da parte della popolazione del 90%. Iniziative che confermano come il dialogo con le comunità sia certamente il valore aggiunto di una strategia orientata al green e alla circolarità.
Immagine di copertina: Noah Buscher, Unsplash
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