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Per i #SustainableTalks di oggi abbiamo intervistato Massimiliano Rossetti, Global Sustainability Manager di DSV Solutions.
Come la vostra azienda ha integrato nella sua strategia un percorso di sostenibilità e che tipo di pratiche ha intrapreso per creare un ecosistema virtuoso?
La nostra è un’azienda multinazionale, operante nel settore dei trasporti e della logistica, con oltre 75.000 dipendenti presenti in 80 Paesi e strutturata su tre divisioni, Air & Sea, Road e Solutions.In qualità di una delle più grandi aziende di trasporto e logistica a livello globale, DSV sente la responsabilità di assumere un ruolo guida e di motore della transizione ecologica nel settore. L’azienda, che ha l’headquarter a Copenaghen in Danimarca, ha da tempo introdotto quelle che sono le strategie di sostenibilità nella Governance. Tant’è vero che abbiamo un sustainability board, un gruppo che si occupa di ESG e un gruppo operation sustainability che ha il compito di coordinare le strategie e le iniziative attraverso le tre divisioni.Un’articolazione piuttosto complessa dove io sono una sorta di facilitatore delle iniziative su scala globale e quelle su scala locale. Avere introdotto la sostenibilità nelle linee strategiche a partire dalla nostra Holding, ha fatto sì che a cascata tutti i Paesi cominciassero a introdurre delle iniziative sustainability driven dal basso.Questo ha generato un volano positivo. Uno dei punti più importanti introdotti da DSV recentemente è stato l’introduzione di una carbon tax rivolta a tutti i Paesi, con l’obiettivo di raccogliere un miliardo di danish crown nei prossimi cinque anni, da redistribuire a quei Paesi che introducono delle iniziative di sostenibilità.Il nostro impegno a favore della sostenibilità è iniziato nel 2019, quando abbiamo cominciato a misurare la nostra base line con degli obiettivi e l’agenda 2030 delle Nazioni Unite come riferimento. Sostenibilità non è solamente la E di Environment, ma anche la S (Social) e la G (Governance), presenti nella nostra road map, nonostante il mercato sia poco spostato verso questi due obiettivi. C’è un’attenzione significativa rispetto a quelle che sono le azioni urgenti da intraprendere per contrastare le esternalità derivanti dal cambiamento climatico. La riduzione delle emissioni di Co2 del 50% per quanto riguarda le emissioni di scope 1 e 2 e la riduzione del 30% delle emissioni di scope 3 al 2030 costituiscono il nostro obiettivo di medio termine a cui si aggiunge più recentemente una strategia di lungo periodo Net-Zero al 2050. Promuoviamo quindi iniziative coerenti con questi obiettivi. Lo sforzo è stato quello di settare dei Science Based Target (SBTi), affinché ci sia coerenza tra le politiche e le azioni messe in campo attraverso un approccio data driven.
Quali sono state le criticità maggiori?
Per un’azienda come la nostra coordinare un’azione integrata è stata la cosa più complessa. Non tutte le macro region sono allineate, se da una parte vediamo il nostro headquarter in un ambiente particolarmente felice come quello della Scandinavia, in cui l’attenzione è più alta, dall’altra ci sono Paesi che scontano un ritardo in questo senso. Lo sforzo è quello di far crescere l’attenzione e la consapevolezza, per poi introdurre delle azioni.Il mio ruolo è quello di facilitare le iniziative promuovendo un approccio top down, ma anche quelle di stimolare un approccio bottom up tenendo conto di quelli che sono i vincoli e le opportunità che si possono concretizzare a livello locale. Non penso che vi sia una soluzione uguale per tutti, ma bisogna tenere in considerazione quelle che sono le barriere, i vincoli e le opportunità reali.
Come, il tema della sostenibilità, è stato integrato nella vostra comunicazione interna ed esterna?
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Massimiliano Rossetti, Global Sustainability Manager di DSV Solutions, è esperto di politiche di sostenibilità. Coordina la rete dei sustainability ambassadors che operano negli oltre 50 Paesi in cui opera DSV Solutions con il principale obiettivo di ridurre l'impronta di carbonio in stretta collaborazione con l’headquarter danese che da tempo è impegnato nel contrasto ai cambiamenti climatici. I suoi campi di azione altresì riguardano la sfera della sostenibilità nelle sue molteplici declinazioni: risorse e rifiuti, energia, mobilità, cambiamenti climatici, educazione, inclusione sociale, cibo e stili di vita. Tra i principali interessi, e settore nel quale ha sviluppato maggiormente le sue competenze, ci sono gli studi su territorio, sostenibilità e mobilità con particolare attenzione alle persone sempre al centro di qualsiasi progettualità.
Immagine di copertina: Alejandro Perez, Unsplash
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