“L’acqua è vita, l’acqua ci nutre. Non lasciare nessuno indietro” è il tema del World Food Day 2023. Il focus: le sfide della crisi idrica mondiale e le possibili soluzioni per contrastarla.

La Giornata Mondiale dell’Alimentazione è una ricorrenza istituita il 16 di ottobre per celebrare la nascita della FAO, l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura, che festeggia nel 2023 il suo 78esimo compleanno.

Si tratta di un evento particolarmente importante nel calendario ONU, al quale partecipano, con iniziative di vario genere, 150 Paesi nel mondo.

Protagonista delle iniziative di questa edizione del World Food Day sarà l’acqua, con il tema “L’acqua è vita, l’acqua ci nutre. Non lasciare nessuno indietro”.

Un argomento particolarmente cruciale a livello mondiale, soprattutto se si considerano i più recenti dati diffusi da Unicef e OMS, che sottolineano come 2 miliardi di persone nel mondo non abbiano regolare accesso ad acqua sicura da bere.

Ogni anno sono almeno 1,4 milioni le persone - molte delle quali bambini – che muoiono per cause prevenibili, legate ad acqua non sicura e scarsi servizi igienici.

I fattori che incidono su questa situazione sono diversi, come sottolinea la FAO: la crescita demografica, l’urbanizzazione e lo sviluppo economico influiscono sulla perdita di risorse idriche, così come l’inquinamento e la diffusa cattiva gestione delle acque (circa l’80% delle acque reflue del mondo è rilasciato nell’ambiente senza essere trattato).

La situazione viene peggiorata dai cambiamenti climatici, che acuiscono la scarsità d’acqua in diverse zone del mondo. 

Cambiare l’agricoltura per mitigare la crisi idrica

La FAO sottolinea come tre quarti di tutta l’acqua potabile disponibile nel mondo sia destinata all’agricoltura. È fondamentale, dunque, intervenire su questo fronte: cambiando il modo in cui produciamo generi alimentari, fibre e altri prodotti agricoli, trovando metodi per produrre di più con meno acqua, possiamo contrastare la scarsità idrica.

Per comprendere a fondo l’urgenza di intervenire su questo fronte, va ricordato che, secondo le previsioni, entro il 2050 la domanda mondiale di acqua per l’agricoltura aumenterà del 35%.

Attiva con diversi progetti nel mondo per contrastare la crisi idrica, in occasione della Giornata Mondiale dell’Alimentazione la FAO sottolinea come il coinvolgimento, in questa battaglia, debba essere trasversale: è necessario l’impegno da parte dei governi, ma anche delle aziende, dei ricercatori e di tutta la società civile. 

Alcune buone prassi per ridurre il consumo e lo spreco d’acqua

Per i governi, le indicazioni sono quelle di rendere prioritarie le strategie per il miglioramento dell’efficienza nell’uso delle risorse idriche, modernizzando le infrastrutture e adottando un approccio integrato; rafforzare la resilienza e i sistemi di protezione sociale; essere adeguatamente informati sulle sfide idriche.

Ricercatori e aziende sono invitati a promuovere l’innovazione e condividere le conoscenze, proponendo strategie agricole e idriche efficaci, lanciando e sostenendo iniziative a favore del cambiamento.

Un ruolo importante è giocato dagli agricoltori, che possono avere un impatto positivo adottando pratiche agricole sostenibili e rispettose del clima, ottimizzando la gestione delle risorse idriche e smaltendo pesticidi e fertilizzanti in modo corretto.

Non meno importanti sono le azioni quotidiane dei singoli, come prediligere frutta e verdura di stagione, impegnarsi a ridurre gli sprechi alimentari e gli sprechi d’acqua, fare acquisti sostenibili e non inquinare le risorse idriche.

Immagine di copertina: Farooq Khan