Commissione europea: via libera a 910 milioni di aiuti all’Italia per sviluppo agroalimentare
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Commissione europea: via libera a 910 milioni di aiuti all’Italia per sviluppo agroalimentare

La Commissione europea ha approvato – ai sensi delle norme dell'Unione sugli aiuti di Stato – la misura italiana da 910 milioni di euro, che verrà in parte finanziata dal PNRR, a sostegno dello sviluppo agroindustriale. L’UE ha dichiarato che questo contribuirà "al conseguimento degli obiettivi della politica agricola comune promuovendo un settore agricolo intelligente, competitivo, resiliente e diversificato".

Per quanto riguarda le norme sugli aiuti di Stato, la Commissione europea lo scorso giugno ha adottato formalmente una modifica mirata del Regolamento generale di esenzione per categoria (“Rgec”). L’obiettivo è quello di facilitare, semplificare e accelerare la transizione verde e digitale dell’Unione, tutelandone comunque la parità di condizioni nel mercato unico.

Questa misura offre agli Stati membri una maggiore flessibilità nella progettazione e nell’attuazione di misure di sostegno in settori fondamentali per la transizione digitale e verso la neutralità climatica e un’industria a zero emissioni nette.

Gli aiuti, infatti, contribuiscono agli obiettivi della politica agricola comune, permettendo all’Italia di sostenere progetti strategici e innovativi nel settore agricolo.  Assumeranno quindi la forma di sovvenzioni dirette e di finanziamenti agevolati alle imprese del settore agricolo, capaci di proporre progetti di investimento per la trasformazione e la commercializzazione dei prodotti agricoli. Gli obiettivi di quest’ultimi dovranno essere il miglioramento dell’orientamento al mercato, l’aumento della competitività e il potenziamento della ricerca, la tecnologia e la digitalizzazione del settore agroindustriale.

Il numero di imprese che ne beneficeranno sarà indicativamente 500. La copertura prevederà il 60% dei costi ammissibili, in base alle dimensioni delle imprese ed il luogo in cui verrà realizzato il progetto. Le quote più alte saranno rivolte alle piccole imprese e ai progetti realizzati in zone svantaggiate.

Il provvedimento integra la misura italiana approvata dalla Commissione nel giugno 2017 (SA.47694), prorogata nel dicembre 2020 (SA.59101) e scaduta il 31 dicembre 2022. È stato approvato perché la commissione ha ritenuto che la misura:

  • agevola lo sviluppo dell’attività economica, in particolare la trasformazione e la commercializzazione di prodotti agricoli. Inoltre, contribuisce agli obiettivi della politica agricola comune;
  • è necessaria e appropriata per incoraggiare gli investimenti nel settore agricolo. Ha poi un effetto incentivante, poiché i beneficiari non avrebbero realizzato gli investimenti senza il sostegno pubblico;
  • è proporzionata, l'aiuto è infatti limitato al minimo necessario per attivare gli investimenti, ed è modulato in base alle esigenze dei beneficiari, alle loro dimensioni e all'ubicazione dei progetti;
  • gli aiuti producono effetti positivi che superano qualsiasi potenziale distorsione della concorrenza e del commercio nell'UE.


Immagine di copertina: Dan Meyers

   

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