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Von der Leyen annuncia durante il suo ultimo State of the Union una nuova iniziativa per l'accesso delle startup di intelligenza artificiale ai computer ad alte prestazioni europei, per consentire ai modelli di svilupparsi in un ecosistema avanzato.
Durante l’ultimo discorso sullo Stato dell'Unione Von der Leyen ha riesaminato le iniziative svolte durante il suo mandato in modo da tracciare gli obiettivi prioritari per il futuro. Tra i principali emerge il sostegno alla transizione digitale in Europa, sostenuta dalla nascita di un nuovo capitolo dedicato alle startup innovative che operano nel mondo dell'intelligenza artificiale.
Tre Pilastri
La presidente della Commissione europea ha dichiarato che l’Europa dovrebbe: "indicare la via per un nuovo quadro globale dell'intelligenza artificiale, fondato su tre pilastri: misure protettive, governance e guida dell'innovazione" con la priorità di "garantire che l'intelligenza artificiale abbia uno sviluppo antropocentrico, trasparente e responsabile”. Figlio di questa visione è l’AI Act, recentemente presentato e approvato dal Parlamento europeo e di cui ci si aspetta l'approvazione definitiva entro la fine anno e l'entrata in vigore della legge nel 2024.
Parlando di Governance è stato poi sottolineato quanto sia importante solidificare i rapporti con i partner europei in modo da garantire un approccio globale alla comprensione dell'impatto dell'intelligenza artificiale sulle nostre società. Come la necessità di creare un nuovo organismo istituzionale per l'intelligenza artificiale, analogo al Gruppo intergovernativo di esperti sul cambiamento climatico, che si occupi dei rischi e dei vantaggi di questa tecnologia per l'umanità. "Questo nuovo comitato dovrebbe riunire intorno a uno stesso tavolo scienziati, imprese di tecnologia ed esperti indipendenti. Così saremo in grado di articolare rapidamente una risposta coordinata a livello mondiale, sulla base dei risultati del processo di Hiroshima e altri ancora" ha dichiarato, infatti, Von der Leyen.
Si è poi parlato di innovazione responsabile, ricordando le azioni introdotte negli ultimi anni in materia di sostegno agli investimenti in ricerca e sviluppo che hanno reso l'Europa all'avanguardia nella tecnologia di supercalcolo, rendendola la detentrice di tre dei cinque supercomputer più potenti del mondo. L’idea di "una nuova iniziativa per l'accesso delle startup di intelligenza artificiale ai nostri computer ad alte prestazioni, perché possano mettere alla prova i loro modelli" nasce proprio per poter incentivare la nuova imprenditorialità a livello europeo favorita da questo vantaggio.
I contributi e finanziamenti per I'IA, inoltre, sono già parte di alcuni programmi europei come Digital Europe e Orizzonte Europa, fondamentali nell'agenda europea dei prossimi mesi e nel 2024. Von der Leyen ha concluso con l’importanza ed il ruolo che il dialogo aperto con coloro che sviluppano e applicano l'intelligenza artificiale ha. Prendendo ad esempio gli Stati Uniti, dove sette grandi imprese tecnologiche hanno già aderito a regole volontarie su sicurezza, ordine pubblico e fiducia.
Immagine: Tara Winstead
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