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Investire in una strategia di elettrificazione intelligente è la soluzione per favorire la sostenibilità energetica sul lungo periodo: i dati del rapporto IRENA.
La transizione energetica è una delle più grandi sfide a cui Governi e Istituzioni sono chiamati a rispondere. Secondo l’articolo 4 dell’Accordo di Parigi, infatti, i Paesi UE si impegnano a raggiungere la neutralità carbonica entro il 2050 e a raggiungere il miglior equilibrio possibile nelle emissioni antropiche.
Per poter raggiungere questo obiettivo è indispensabile, secondo gli esperti, passare da una produzione energetica basata sui combustibili fossili a una produzione a basse o a zero emissioni di carbonio, basata sulle rinnovabili.
Altrettanto importante, oltre alla produzione di energia, anche il modo in cui viene consumata e impiegata nei diversi settori industriali. Ci sono dei settori, come quello dei trasporti e del riscaldamento, che dipendono ancora in gran parte dai combustibili fossili.
A gettare una luce su questo tema, il nuovo rapporto IRENA “Il panorama dell’innovazione per l’elettrificazione intelligente”.
Elettrificazione intelligente: perché deve essere smart
Secondo quanto riportato nel documento IRENA, le strategie di elettrificazione intelligente rappresentano una risorsa concreta per ridurre al minimo gli investimenti e accelerare la transizione energetica, anche in vista della COP28 che si terrà a Dubai.
Nello specifico, il report presentato a Bruxelles contiene 100 innovazioni per elettrificare gli usi finali nel settore della mobilità, della climatizzazione e dell’alimentazione a idrogeno. Le innovazioni sono classificate in quattro dimensioni:
- Tecnologia e infrastruttura;
- Assetto e regolamentazione del mercato;
- Pianificazione e funzionamento del sistema;
- Modelli di business.
Secondo
IRENA, l'elettricità avrà un ruolo predominante nel futuro come principale
forma di energia, superando il 50% del
consumo energetico globale entro il 2050.
Nel territorio UE, quasi il 60% della capacità di produzione elettrica proviene da fonti rinnovabili. Circa il 40% della produzione totale di elettricità deriva da fonti rinnovabili, con l'eolico e il solare che generano oltre il 22% dell'energia elettrica, superando per la prima volta il gas.
In questo momento è fondamentale, per IRENA, concentrare l'attenzione sull'elettrificazione degli usi finali, che dipendono ancora in gran parte dai combustibili fossili.
Il Direttore Generale di IRENA Francesco La Camera ha dichiarato in un comunicato che “L’elettrificazione intelligente offre ai governi una soluzione economicamente vantaggiosa per accelerare la crescita economica, migliorare la sicurezza energetica e ridurre i crescenti impatti del cambiamento climatico. Attualmente sono numerose le soluzioni disponibili e pronte per la commercializzazione e vi sono aziende pionieristiche che creano, sperimentano e adottano innovazioni trasformative. Ci auguriamo che la nostra toolbox possa fornire soluzioni concrete che i governi possano perseguire per supportare le priorità del settore energetico nazionale e i piani di decarbonizzazione in vista della COP28 e oltre”.
I benefici dell’elettrificazione intelligente
Pur essendoci diverse soluzioni disponibili per un’elettrificazione intelligente, il rapporto invita a considerare che non ci sono strumenti validi per tutti. Questo perché le strategie devono essere ponderate in base agli obiettivi e alle condizioni di partenza di ciascun Paese.
Ad oggi sono già sul mercato molte tecnologie ad alimentazione elettrica, inclusi i veicoli elettrici e le pompe di calore per gli edifici e i processi industriali. Questo, però, non è sufficiente: serve infatti un approccio sistemico, che combini la potenza delle tecnologie alla progettazione e alla regolamentazione del mercato.
La funzione dell’innovazione è quella di abbattere i costi, migliorare la sostenibilità sul lungo periodo e favorire la transizione energetica. I risultati possono essere raggiunti, secondo gli autori, anche grazie a particolari incentivi politici come ad esempio l’Inflation Reduction Act negli Stati Uniti e il Net Zero Industry Act nell’Unione Europea.
Secondo Kadri Simson, Commissaria europea per l’Energia “La crisi energetica dello scorso anno ha dimostrato quanto sia importante diminuire la nostra dipendenza dai combustibili fossili importati, ed è per questo che abbiamo innalzato l’obiettivo in materia di energie rinnovabili al 42,5% entro il 2030. Per facilitare l’elettrificazione intelligente - ha continuato Simson - abbiamo presentato un progetto per il mercato dell’elettricità che consente un’accelerazione ancora più rapida delle energie rinnovabili, sostiene le soluzioni innovative di flessibilità e fornisce ai consumatori e alle industrie ulteriori strumenti per impegnarsi attivamente nel mercato dell’elettricità e accedere direttamente alle energie rinnovabili. Il rapporto di IRENA conferma che le nostre scelte politiche sono giuste e necessarie”.
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