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Immagine: Garry Knight
La finanza sostenibile richiede un mix efficiente di dati e tecnologia ESG per affrontare le sfide attuali. La trasformazione digitale è fondamentale per migliorare l'efficienza del sistema, mentre la sostenibilità è una priorità sempre più rilevante, con investimenti crescenti nel settore delle energie rinnovabili.
La finanza sostenibile è
diventata un ambito sempre più strutturato grazie alla diffusione di fondi
economici in grado di lanciare vere proprie sfide nel mercato europeo. In
questo contesto, l'utilizzo di dati e tecnologia ESG (Ambiente, Sociale e
Governance) è diventato essenziale per garantire un mix di fondi efficiente. La
domanda e l'offerta di prodotti di investimento ESG sono cresciute in modo
significativo, creando nuove opportunità per i distributori di fondi e le Fund
House (fondi speculativi).
Durante l'evento "Come affrontare la transizione digitale e ESG nella nuova era della distribuzione dei fondi" organizzato al Salone del Risparmio 2023, Stefano Catanzaro, country head di Allfunds, ha sottolineato che i modelli di distribuzione sono influenzati da due direttive legate alle preferenze dei consumatori. La prima direttiva riguarda le modalità con cui gli investitori desiderano essere coinvolti quando entrano in contatto, acquistano e vendono fondi. Quest’ultimi cercano un'esperienza digitale, dunque le procedure chiedono un intervento di profondo aggiornamento.
La seconda direttiva messa in evidenza da Catanzaro riguarda le preferenze di sostenibilità degli investitori, verso cui c’è la particolare attenzione dei distributori di fondi speculativi. La preferenza verso la sostenibilità è un trend molto importante che non dipende solo dalla regolamentazione (come ad esempio la Direttiva europea 2022/2464), ma è guidato dalla volontà delle nuove generazioni a prestare una maggiore attenzione alla tematica.
La trasformazione digitale è una priorità assoluta per Julio Bueso, head di Allfunds Tech Solutions, perché la digitalizzazione ha cambiato in maniera permanente il modo di fare business in tutto il mondo. Anche se il settore dei fondi ESG ha ancora processi di gestione interni “tradizionali”, l'adozione di modalità di gestione e distribuzione più tecnologiche e digitali rende il sistema più efficiente e adattabile.
Secondo l’head di Allfunds Tech Solutions, la digitalizzazione deve essere attuata con urgenza, soprattutto perché i millennials costituiscono il segmento di popolazione di riferimento e il WealthTech (cioè la tecnologia applicata al wealth management), che utilizza soluzioni digitali innovative per la gestione dei risparmi e dei patrimoni, è sempre più diffuso. Tuttavia, nonostante la digitalizzazione sia fondamentale per migliorare l'efficienza del sistema, è importante che coesista con un servizio clienti efficace e con l'adeguamento normativo.
Oltre alla digitalizzazione, la
sostenibilità è una priorità fondamentale. I dati Morningstar sui flussi di
investimento ESG del 2022 dimostrano che questa tendenza è in crescita. Secondo
Rodolfo Fracassi, amministratore delegato e co-fondatore di MainStreet
Partners, il trend positivo continuerà nei prossimi anni. In pole
per trainare la crescita ci sono gli investimenti nel settore delle energie
rinnovabili, mentre quelli nel settore petrolifero rimangono stabili o
diminuiscono. Quest’ultima è una buona notizia.
Tra le sfide del futuro: più dati ESG e più tecnologia
Le principali sfide della finanza sostenibile riguardano anche la regolamentazione, che può essere affrontata attraverso l'utilizzo di dati ESG miglioriate e l'implementazione della tecnologia. La confusione normativa ha portato a declassare 300 fondi da articolo 9 SFDR (fondi con obiettivi di sostenibilità) ad articolo 8 (prodotti che promuovono caratteristiche di sostenibilità) a inizio anno. Nonostante non ci sia ancora una chiara definizione di investimento sostenibile, il cambiamento epocale del 2023 riguarda i Principal Adverse Impact (PAI), che integrano i rating. La tecnologia, in particolare l'apprendimento automatico, è fondamentale per calcolare in modo preciso questi dati sugli impatti.
La mancanza di standard normativi
chiari rende anche il lavoro delle banche private e dei centri di investimento
più complesso. Roberto Arosio, head of investments & Wealth Management
di Banca Aletti, spiega che è diventato sempre più difficile confrontare e
uniformare i dati. Tuttavia, l'obiettivo è seguire le indicazioni dei
regolatori e creare una due diligence interna in attesa di una maggiore
uniformità.
Infine, Giovanni Sandri, Country head di BlackRock Italia, afferma che oltre alla regolamentazione, una delle sfide più importanti è la scarsità di dati ESG. La mancanza di precisione dei dati e dei rating ESG rappresenta una delle principali cause di greenwashing.
In conclusione, la finanza sostenibile richiede un mix efficiente di dati e tecnologia ESG per affrontare le sfide attuali. La trasformazione digitale è fondamentale per migliorare l'efficienza del sistema, ma è necessario che sia accompagnata da un servizio clienti efficace e dall'adeguamento alle normative. La sostenibilità è una priorità sempre più rilevante, con investimenti crescenti nel settore delle energie rinnovabili. Nonostante la mancanza di standard normativi chiari, l'utilizzo di dati ESG migliori e l'implementazione della tecnologia possono contribuire a superare le sfide e a garantire un'industria finanziaria sostenibile e responsabile.
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