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Green Deal Europeo: verso una migliore comunicazione

Immagine: Maxim TolchinskiyUnsplash

In data 7 giugno 2023, il Consiglio ha approvato il suo mandato negoziale su una proposta di regolamento in merito alla comunicazione dei dati ambientali, delle installazioni industriali e alla realizzazione di un portale sulle emissioni industriali.


L’obiettivo primario della revisione è quello di rendere accessibile al pubblico un database arricchito e coerente sulle principali emissioni ambientali generate dalle installazioni industriali, per poter procedere sempre più celermente verso i punti del Green Deal in materia di inquinamento zero.

Il registro europeo delle emissioni e dei trasferimenti di sostanze (E-PRTR) attualmente viene aggiornato ogni anno con i dati comunicati da circa 35.000 complessi industriali riguardanti 65 attività economiche. I dati comprendono 91 sostanze inquinanti principali tra metalli pesanti, pesticidi, gas a effetto serra e diossine. 

Il registro è strettamente collegato alla direttiva sulle emissioni industriali. Gli obblighi di comunicazione riguardanti le emissioni di sostanze inquinanti e i trasferimenti sono, infatti, allineati alle condizioni di autorizzazione stabilite nella direttiva.

La proposta mira a migliorare e rendere più completo l’E-PRTR, andando così a rivedere le carenze che riguardano la comunicazione, la metodologia e l’utilizzo dei dati.

Il nuovo regolamento prevede un ulteriore allineamento alla direttiva sulle emissioni industriali. Così come anche ad altre normative ambientali, associate in termini di attività, inquinanti contemplati e comunicazione. Sul portale saranno quindi presenti i dati relativi all’uso dell’acqua, dell’energia e delle materie prime da parte delle installazioni interessate. Facilitando così il monitoraggio dei progressi computi.

Tra le principali modifiche che il Consiglio ha apportato alla proposta troviamo:

  • la limitazione degli oneri amministrativi
  • l’ottimizzazione del valore aggiungo della comunicazione
  • il ridimensionamento del potere della Commissione di adottare atti delegati per modificare la portata delle attività e degli inquinati contemplati dal regolamento, come pure le soglie applicabili di cui all'allegato I (riguardante le attività che, al di sopra delle soglie stabilite, devono essere comunicate) e all'allegato II (riguardante le sostanze inquinanti che, al di sopra delle soglie stabilite, devono essere comunicate).

Gli Stati membri si sono conformati alle disposizioni in materia di sanzioni con le loro posizione sulla direttiva sulle emissioni industriali. Hanno richiesto la flessibilità necessaria per consentire loro di adattare le disposizioni ai diversi ordinamenti giuridici nazionali, tenendo conto del fatto che il regolamento disciplina solo gli aspetti relativi alla comunicazione.

Il Consiglio ha quindi prorogato di due anni l'entrata in vigore del regolamento affinché gli Stati membri dispongano del tempo sufficiente per adeguarsi alle nuove norme.

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