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Le obbligazioni sostenibili beneficeranno dell’aumento della domanda da parte degli investitori e di un impegno più marcato dei governi nel finanziamento delle attività green. Il punto nel rapporto The Sustainable Bond Market in 2023 di Morningstar Sustainalytics.
Nel 2022 le emissioni di obbligazioni ESG sono diminuite rispetto al 2021, passando dal valore record di 1.000 miliardi di dollari del 2021 a 863,4 miliardi. Tuttavia, hanno comunque incrementato la loro quota di mercato resistendo meglio dei prodotti convenzionali, in uno scenario economico globale caratterizzato da incertezza, volatilità e alta inflazione. A metterlo in luce è The Sustainable Bond Market in 2023, il report di Morningstar Sustainalytics dedicato all’analisi dei bond ESG nel 2022 e alle prospettive per il 2023 e oltre.
Secondo una ricerca di Deutsche Bank citata nel rapporto, la penetrazione ESG nei mercati globali dei capitali di debitoè infatti aumentata lo scorso anno, passando dall’11% al 12%. Entrando nel dettaglio, le emissioni hanno riguardato i green bond nel 57% dei casi, le obbligazioni di sostenibilità nel 19%, i social bond nel 15% e infine i sustainability-linked bond nel 9%.
Anche secondo il team ESG Fixed Income Research di Crédit Agricole Corporate and Investment Bank, l'emissione di obbligazioni sostenibili è diminuita nel 2022 rispetto al 2021 (la stima dell’istituto è di un calo del 20%), risentendo della crisi ucraina e di condizioni di mercato sfavorevoli, ma ora è in ripresa e potrebbe raggiungere gli 880 miliardi di euro nel 2023.
Il gruppo francese ipotizza in particolare l’aumento delle emissioni da parte delle società non finanziarieper due ragioni:
- si prevede un calo della liquidità sui mercati, con la conseguente maggiore difficoltà ad accedere ai prestiti;
- il 2023 sarà un anno di scadenze per molti bond.
Tra gli analisti, sottolinea Morningstar, la britannica Schroders ritiene “probabile che il mercato dei green bond continui a crescere quest’anno, dopo che nel 2022 questi titoli di credito hanno dominato le emissioni nell’ambito delle obbligazioni societarie ESG”.
Al di là, dunque, delle difficoltà contingenti, il ruolo delle obbligazioni sostenibili nel sistema finanziario è destinato ad assumente un’importanza crescente nei prossimi anni. Anche perché ormai il riconoscimento del ruolo della finanza eticanel processo di transizione verso un’economia più sostenibile- bisognosa nei prossimi anni di ingenti investimenti- è ormai pressoché assodato.
Ecco perché il 2022 sarà un anno positivo per i bond ESG
Sono due le tendenze che quest’anno traineranno la crescita dei bond ESG, sottolinea quindi Morningstar:
- da un lato, l’atteso aumento della domanda di investimenti sostenibili;
- dall’altro un ruolo più marcato dei Governi nel finanziamento delle attività sostenibili.
A dimostrazione della sua tesi, l’agenzia di rating cita il fatto che nell'Unione Europea, nel quarto trimestre del 2022 i tassi di crescita organica sono stati significativamente più alti per i fondi ex articolo 9, i cosiddetti dark green, ovvero quelli in cui le politiche di sostenibilità sono al centro degli investimenti. Il che indica una tendenza generale del mercato verso una domanda più elevata di strumenti finanziari di maggior qualità.
Attualmente la domanda da parte degli investitori di fondi sostenibili supera di gran lunga l’offerta disponibile e ne mina, dunque, lo sviluppo. Tuttavia, sempre secondo Morningstar, gli interventi già annunciati dai Governi di alcune delle economie più sviluppate nel mondo per promuovere la transizione energetica spingeranno nei prossimi mesi il comparto delle obbligazioni ESG. E’ il caso, ad esempio, dell’Inflation Reduction Act degli Stati Uniti, il piano da 369 miliardi di dollari che prevede crediti d’imposta, incentivi e altre forme di sostegno economico come stimolo per gli investimenti nelle energie rinnovabili. Anche in Cina, così come in Medio Oriente e in altri paesi musulmani (come la Malesia e l'Indonesia), le autorità guardano con un interesse crescente le obbligazioni sostenibili.
Migliorare gli standard di rendicontazione è prioritario
Lo sviluppo delle obbligazioni ESG porta inevitabilmente con sé anche una maggior richiesta da parte del mercato di informazioni sempre più puntuali e dettagliate in merito a come le risorse finanziare vengono utilizzate dai beneficiari. Investitori e autorità di regolamentazione spingono dunque per una maggiore trasparenza e un miglioramento degli standard di rendicontazione.Un maggiore impegno in questa area- ritiene Morningstar- non potrà che sostenere ancora di più la crescita.
Ad esempio, da inizio 2023 nell’Unione Europea sono stati introdotti parametri più rigidi nell’ambito del Sustainable Finance Disclosure Regulation, il regolamento vincolante che punta ad garantire una maggiore trasparenza nel profilo di sostenibilità dei prodotti finanziari. A febbraio, inoltre, i negoziatori del Consiglio e del Parlamento europeo hanno raggiunto un accordo provvisorio nell’ambito della regolamentazione dei green bond, con l’obiettivo di fornire al mercato delle emittenti e degli investitori prescrizioni più uniformi.
Progressi in tal senso- ricorda Morningstar- sono avvenuti anche nel Regno Unito, in Cina e India. Nel paese della Grande Muraglia, il China Green Bond Endorsed Projects Catalogue-punto di riferimento per la finanza green- è stato rivisto quest’anno per la prima volta dal 2019 con l’introduzione di principi che indicano un allineamento verso gli standard internazionali. In India, invece, il recente Securities and Exchange Board of India ha reso pubbliche le nuove linee guida sui green bond chiedendo agli emittenti di fornire ulteriori informazioni sugli obiettivi di sostenibilità ambientale dei titoli di debito nel documento di offerta.
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