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In materia di sostenibilità e di rendicontazione ambientale, l'esigenza di coinvolgere gli stakeholder è particolarmente pressante, con indubbi benefici tanto per l'azienda quanto per gli stessi portatori di interesse.

Il coinvolgimento e la conseguente soddisfazione degli stakeholder è uno dei fattori che influenzano sempre di più la definizione di una strategia aziendale.

Clienti, dipendenti, fornitori, investitori, ma anche opinione pubblica, comunità, partner, potenziali clienti, organizzazioni esterne sono effettivi e potenziali portatori di interesse, che devono essere tenuti in considerazione nel momento in cui si definiscono obiettivi e piani strategici di sviluppo.

In materia di sostenibilità - modus operandi da cui le aziende possono trarre, tra le altre cose, un grande vantaggio competitivo - l’esigenza di coinvolgere questi attori, ascoltando i loro desiderata e rispondendo alle loro aspettative, si fa ancora più pressante. Con un duplice vantaggio: se, da un lato, l'impresa ha molto da guadagnare dalla partecipazione degli stakeholder ai processi decisionali mirati alla sostenibilità ambientale e sociale, è evidente che gli stessi portatori di interesse non possono che trarne beneficio, in un virtuoso schema win-win, capace di favorire tutti. 

Sostenibilità socio-ambientale: un valore aggiunto per tutti  

Il principio della sostenibilità, rapportato alla vita aziendale, ben si sovrappone alla ricerca della soddisfazione delle aspettative degli stakeholder. Andando oltre il breve periodo, infatti, il contributo messo a disposizione dall'azienda per il raggiungimento di obiettivi qualitativi dei soggetti che le gravitano intorno, ne alimenta il successo presente e futuro, ponendo le basi per una solidità a lungo termine.

In questo senso, oltre all'aspetto ambientale - capace di per sé di creare condizioni favorevoli e salubri per lavoratori e per l'intera comunità - entra in gioco anche la sostenibilità sociale: il coinvolgimento diretto persone spesso escluse dai processi decisionali e non sempre pienamente consapevoli delle finalità ultime del proprio operato porta con sé migliori condizioni lavorative e, di conseguenza, un maggiore senso di appartenenza o condivisione di valori.

Rendicontazione ambientale: i vantaggi per gli stakeholder

In quanto output finale di un processo di riprogettazione e trasformazione aziendale, il report di sostenibilità implica un'ampia fase di raccolta di informazioni, opinioni, percezioni e aspettative, non solo del management o del destinatario finale del prodotto o servizio, ma di tutti gli stakeholder.

Tale lavoro, seguito da un'analisi attenta dei dati raccolti e da una strategia operativa che li traduca in azioni tese al miglioramento, fa sì che il piano di sostenibilità dell'azienda operi a vari livelli  a vantaggio dei portatori di interesse:

• Ascolto attivo: si interpellano gli stakeholder non solo a scopo informativo, ma per creare cambiamento a partire dalle loro aspettative e desideri;
• Azioni concrete basate sui desiderata espressi, che portano a un miglioramento delle condizioni lavorative e, di conseguenza, a una migliore qualità della vita, grazie a un mix di benefit (premi, servizi, momenti formativi...) e un trattamento economico spesso al di sopra della media dei competitor;

• Comunicazione costante: il piano di sostenibilità, così come il bilancio che ne segue, sono processi continuamente in essere, che vanno costantemente aggiornati e rimodulati sulla base delle mutate condizioni, esterne o interne. Si tratta di una specificità che fa sì che si instauri una comunicazione costante con i soggetti coinvolti, allo scopo di raccoglierne i feedback, monitorarne il livello di soddisfazione e comprendere l'effettiva efficacia del percorso stabilito.
• Maggiore consapevolezza e senso di appartenenza alla mission aziendale: la redazione del bilancio di sostenibilità ambientale e l'accessibilità del documento a tutti fa sì che si possa conoscere con chiarezza quali siano i valori che guidano l'operato dell'impresa. La descrizione dei propri obiettivi e dell'ottica in cui ci si muove, infatti, rende esplicito verso l’interno e verso l'esterno ciò in cui l’organizzazione crede.

• interni: ricadono direttamente sulla compagnia e sulle persone che vi lavorano;

• esterni: riguardano i vantaggi che le scelte aziendali possono portare all'ambiente o alla comunità in cui la realtà opera.

Entrambe le tipologie agiscono, più o meno direttamente, sul percepito dei consumatori finali - portatori di interesse per eccellenza - che, secondo i più recenti studi, tendono a premiare le aziende etiche, scegliendo per affinità i loro prodotti e contribuendo alla loro buona reputazione.