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Immagine: Canva free
Conoscere e valutare il territorio da un punto di vista fisico, antropico, paesaggistico, culturale ed ambientale, con l’obiettivo di individuare situazioni a rischio: ecco, in breve, la finalità della Carta della Natura, nata negli anni Novanta e oggi più che mai preziosa.
“Individuare lo stato dell’ambiente naturale in Italia, evidenziando valori naturali e profili di vulnerabilità territoriale”: per questo obiettivo, dal 1991 esiste un importante strumento, ovvero la Carta della Natura.
La Carta della Natura permette di mappare e descrivere il territorio italiano, suddividendolo in aree ambientali omogenee e valutando, al contempo, le aree sotto l’aspetto ecologico-ambientale, incrociando fattori fisici, biotici ed antropici in continua interazione reciproca. Nata con l’obiettivo primario di mappare le aree protette nel territorio italiano, dopo oltre 30 anni si rivela uno strumento attuale e sempre più allineato con la strategia dell’UE in fatto di tutela della biodiversità.
Carta della Natura, a cosa serve
Attualmente, grazie alla Carta della Natura, risultano cartografate 2158 unità, suddivise in 37 tipi di paesaggio.
In continua evoluzione, la Carta della Natura mappa gli habitat italiani anche a partire da richieste esterne. Per farlo, si lavora su due fronti: la produzione cartografica e la valutazione ecologico-ambientale di ciascun biotopo cartografato, per stimare indici di valore ecologico, sostenibilità, pressione antropica e fragilità ambientale.
La fragilità e il valore degli habitat
Rispetto a questo ultimo valore, è interessante notare che i rilievi evidenziano chiaramente come il 3,2% degli habitat mappati risulti fragile e il 2,6%, oltre a versare in condizioni di fragilità, ha anche un forte valore ecologico.
Il livello di dettaglio aumenta per gli habitat a livello locale, arrivando ad esaminare micro-paesaggi ben definiti, mentre la carta del valore naturalistico culturale evidenzia il risultato dell’interazione tra uomo e natura, quando essa si traduce in valore aggiunto storico culturale.
Uno strumento di pianificazione e valutazione ambientale
La Carta della Natura risulta essere un prezioso strumento di lavoro in molti ambiti e per molti professionisti: amministrazioni pubbliche, Università, imprese e studi privati la utilizzano per effettuare pianificazioni e valutazioni ambientali, oltre che analisi sui cambiamenti climatici, solo per citare gli usi più comuni.
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