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Immagine: rapporto ASviS
Più dati sulla qualità degli investimenti, l’educazione finanziaria, le politiche di genere, l’utilizzo dei fondi PNRR, il ricorso al sostegno pubblico europea: sono tanti i temi affrontati dal nuovo Position Paper di AsviS.
Dieci raccomandazioni per orientare le scelte degli stakeholder in materia di finanza sostenibile per il futuro. A proporle è il gruppo di lavoro di ASviS, l’Alleanza italiana per lo sviluppo sostenibile, che ha pubblicato a inizio anno il suo Position Paper 2022 sugli investimenti finanziari orientati al rispetto dei principi Esg.
Innanzitutto, ASviS invita il sistema a garantire il sostegno “intenso, calibrato e adeguato” di risorse e di tempi certi per la realizzazione rapida ed efficace degli obiettivi della transizione, anche attraverso un significativo incremento di risorse. Una possibile soluzione potrebbe essere un sistema di incentivi commisurati al raggiungimento da parte delle aziende degli obiettivi di decarbonizzazione, eventualmente negoziabili in un mercato con l'assistenza di una garanzia pubblica.
Per favorire la diffusione degli investimenti sostenibili, l’organizzazione chiede quindi il rafforzamento degli strumenti di regolazione per fare emergere in modo chiaro l'orientamento della finanza verso progetti che siano realmente di impatto in relazione agli obiettivi ambientali e sociali. In tal ambito, migliorare la qualità della raccolta dei dati sugli investimenti sostenibili e responsabili, secondo una logica di massima trasparenza, è fondamentale per contrastare concretamente il greenwashing.
Il terzo consiglio riguarda l’adozione delle tecniche della finanza di impatto (ovvero quegli investimenti in imprese, organizzazioni e fondi che hanno l'obiettivo dichiarato di generare un impatto ambientale o sociale positivo e misurabile, affiancato a un rendimento finanziario) e dunque l’associazione agli obiettivi finanziari anche di quelli sociali in un’ottica di sostenibilità collettiva dei processi di investimento.
ASviS chiede quindi che sia impressa un’accelerazione alla modifica dei modelli di business degli attori del sistema finanziario, da un lato rafforzando i processi di identificazione dei rischi Esg e la loro quantificazione nei modelli di rischio (con l’obiettivo di indurre sempre più gli investitori a premiare le attività produttive sostenibili), dall'altro proponendo prodotti finanziari che supportano comportamenti di consumo e di produzione allineati con gli obiettivi del Goal 12 dell’Agenda 2030.
In uno scenario caratterizzato da una profonda modifica delle norme sul reporting di sostenibilità nell’Unione europea, l’organismo ritiene prioritario sostenere un processo di acculturazione delle piccole e medie imprese italiane di modo che siano pronte a relazionarsi con il mondo bancario e assicurativo e a definire così scelte strategiche nella direzione della sostenibilità.
L’auspicio di AsviS, poi, è che nel lungo periodo gli strumenti di finanza pubblica europea (come l’utilizzo del bilancio europeo, il finanziamento comune attraverso debito comune e la tassazione ambientale europea potrebbero dunque in futuro) possano essere utilizzati per il raggiungimento dei piani di sostenibilità comunitari, se gli attuali rischi di crisi energetica dovessero comportare l'adozione di strumenti non allineati con gli obiettivi della neutralità climatica.
Il Position Paper 2022 non poteva non affrontare la questione Pnrr, considerata l’ingente mole di investimenti in arrivo in Italia da utilizzare nell’ambito delle politiche di sviluppo sostenibile. L’organismo sottolinea l’importanza di decentrare in modo efficace le competenze di pianificazione pubblica verso le amministrazioni locali e di recuperare inoltre in tempi rapidi quei ritardi nella gestione e nella spesa dei fondi strutturali comunitari, che da tempo rappresentano un elemento di debolezza del sistema Italia.
L’ottavo punto sottolinea la necessità di promuovere azioni per sostenere la finanza per il consumo sostenibile e quei prodotti di investimento per la clientela retail attenti alla sostenibilità proposti sempre di più oggi da banche e assicurazioni. Come? Tramite la trasparenza e l’informazione, dal momento che la consapevolezza collettiva circa la loro disponibilità e importanza risulta ancora poco diffusa.
Le azioni di regolazione, gli incentivi come il superbonus, la promozione di processi culturali attraverso, ad esempio, l’educazione finanziaria e un’azione del mercato sempre più orientata all’immissione di strumenti finanziari Esg saranno sempre più importanti, evidenzia ASviS, per rafforzare l’orientamento sostenibile dei consumi
L’organismo invita infine il mercato a favorire l’accesso delle donne agli strumenti di finanza pubblica e privata, sia a livello nazionale sia locale, attraverso la formazione, i bilanci di genere, nuove risorse per l'imprenditorialità femminili e opportunità concrete di accesso al credito e al mercato dei capitali. Anche perché, conclude ASviS, “l’adozione di un modello economico orientato verso la sostenibilità sta facendo emergere i vantaggi di una società e di una economia in cui vi siano concrete pari opportunità per tutte e tutti e siano superati quegli squilibri strutturali di genere che hanno condizionato lo sviluppo economico degli ultimi decenni”.
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