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Immagine: Alan Rodriguez, Unsplash
Champions of the Earth è il più alto riconoscimento ambientale delle Nazioni Unite. Ecco chi sono i cinque Campioni della Terra del 2022, recentemente insigniti del premio.
In risposta all'attuale crisi ambientale e climatica glocale, sono molte le persone che reagiscono mettendo tenacemente in campo azioni e risorse volte a ripristinare gli ecosistemi a rischio. Leader indigeni, imprenditori, scienziati, studiosi che cercano modi innovativi per tutelare e rigenerare su più livelli il patrimonio naturale: fra loro, il Programma delle Nazioni Unite per l'Ambiente (UNEP) ha recentemente premiato cinque realtà con il prestigioso riconoscimento Champions of the Earth- Campioni della Terra.
Champions of the Earth, cos'è e a chi si rivolge
Champions of the Earth- Campioni della Terrà è la più alta onorificenza ambientale, assegnata annualmente dall'UNEP. Riconosce ad attivisti e personalità del governo, della società civile e del settore privato il ruolo di leader nella difesa e nel ripristino del mondo naturale.
Dal 2021 al 2030, il riconoscimento si situa all'interno del Decennio delle Nazioni Unite per il ripristino degli ecosistemi, guidato dalla stessa UNEP e dall'Organizzazione per l'alimentazione e l'agricoltura (FAO) delle Nazioni Unite, allo scopo di prevenire, arrestare, invertire la perdita e il degrado degli ecosistemi in tutto il mondo.
I cinque Campioni della Terra 2022
Arcenciel, l'ONG che si batte per risolvere la crisi dei rifiuti in Libano
Negli ultimi due decenni, l'organizzazione non governativa Arcenciel ha contribuito alla gestione di una quantità crescente di rifiuti solidi speciali e pericolosi, fornendo il proprio supporto alla stesura della prima legge libanese sulla gestione dei rifiuti solidi
Attualmente, la no profit tratta l'87% dei rifiuti infettivi del Libano, promuove il turismo sostenibile e svolge un ruolo importante nel sostegno dei campi profughi palestinesi e siriani.
Asociación Ecosistemas Andinos e il ripristino delle foreste del Sud America
Co-fondatore della Asociación Ecosistemas Andinos, Constantino Aucca Chutas è un biologo con sede in Perù, che lavora per aiutare le comunità indigene a garantire un'accurata gestione della terra e creare aree protette per le loro foreste native.
L'organizzazione ha piantato oltre 3 milioni di alberi, proteggendo o ripristinando circa 30.000 ettari di terreno in Perù.
Aucca supervisiona, inoltre, i piani per proteggere e recuperare 1 milione di ettari di foreste in Argentina, Bolivia, Cile, Colombia, Ecuador e Perù nei prossimi venticinque anni.
Purnima Devi Barman, la donna che salva le cicogne in India
In India, Purnima Devi Barman ha dedicato gran parte della sua carriera a salvare la cicogna maggiore, la seconda specie di cicogna più rara al mondo, dagli impatti dell'attività umana. Le popolazioni di cicogne a livello globale sono infatti crollate, principalmente a causa del prosciugamento, dell'inquinamento e del degrado delle zone umide, loro habitat naturale.
Grazie a Purnima Devi Barman, oggi la cicogna maggiore può contare sul supporto di 10.000 donne, che proteggono i siti di nidificazione, curano gli esemplari feriti e piantano piante utili al ripristino degli habitat adatti alla ripopolazione.
Sir Partha Dasgupta e il valore economico della natura
L'economista Sir Partha Dasgupta sostiene che i governi debbano integrare i servizi ecosistemici nei calcoli della sostenibilità economica, così da ridurre lo sfruttamento delle risorse e promuovere un rapporto più sano tra umanità e natura.
Tale argomento costituisce la base dell'Economia della biodiversità di Dasgupta. Rapporto storico di 600 pagine, rappresenta il fondamento del settore della contabilità del capitale naturale, in cui i ricercatori si adoperano per quantificare il valore della natura allo scopo di comprendere meglio i costi a lungo termine di azioni distruttive nei confronti degli ecosistemi, ed evitarle.
Cécile Bibiane Ndjebet: la lotta per il diritti delle donne africane e della natura
L'operato di Cécile Bibiane Ndjebet - co-fondatrice dell'organizzazione Cameroon Ecology - si concentra sulla difesa dei diritti al possesso della terra delle donne in Africa. Secondo l'attivista, promuovere i diritti delle donne in materia di proprietà terriera significa promuovere fattivamente la conservazione, la gestione sostenibile delle foreste e lo sviluppo sostenibile dei territori.
Dal 2001, Cameroon Ecology ha ripristinato 600 ettari di terreni degradati e foreste di mangrovie in Camerun e sta lavorando insieme alle comunità locali per far rivivere 1.000 ettari di foreste entro il 2030.
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4 Novembre 2024Iscriviti alla nostra Newsletter!
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