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Immagine: Markus Spiske, Unsplash
La legislazione ambientale offre alle imprese un ampio ventaglio di strumenti e opportunità. La complessità di tale ambito spinge, tuttavia, molte aziende a rivolgersi a professionisti esterni, cui affidare il lavoro di scouting, mappatura e proposta delle possibilità più concrete e adatte alla propria realtà imprenditoriale.
L'universo della legislazione ambientale è estremamente complesso e articolato. D'altro canto, offre un ventaglio amplissimo di strumenti e opportunità, che qualunque azienda intenzionata a portare a termine con successo un percorso orientato alla sostenibilità può e deve mettersi in condizione di cogliere.
Che si tratti di un puntuale e costante monitoraggio ambientale per allinearsi agli adempimenti legislativi vigenti, della definizione di una corretta strategia di Corporate Social Responsibility (CSR) - in linea con i più accreditati standard di rendicontazione internazionale - o della ricerca di bandi per ottenere contributi, rivolgersi a un team di esperti e professionisti in materia giuridico-ambientale può essere la chiave di volta per garantire al proprio operato tempismo, efficacia ed efficienza.
CSR, gli standard
La Responsabilità Sociale d’Impresa è un concetto che si riassume nella gestione responsabile di tutte le attività che possono avere un impatto sociale, ambientale ed etico sulla società e sul territorio, da parte delle imprese di qualsiasi settore o dimensione.
Si tratta di un argomento ampio, capace di comprendere molti fattori, di cui bisogna tenere conto quando un’organizzazione vuole stabilire il proprio posizionamento rispetto ai focus della responsabilità sociale. Il mondo della normazione e della certificazione ha creato molteplici strumenti:
- norme di certificazione
- standard settoriali
- strumenti di misurazione delle performance e rendicontazione
ideati ai fini della misurazione e della gestione degli impatti delle proprie politiche sulla società e sul territorio.
Tuttavia, allo stato attuale, non vi è completa omogeneità negli standard e nei parametri utilizzati.
A livello di rendicontazione, ad esempio, le linee guida maggiormente riconosciute e impiegate a livello internazionale sono fissate dal Global Reporting Initiative (GRI), istituto internazionale che ha sviluppato una lista di criteri per rendicontare le performance aziendali. Si tratta di parametri in continuo aggiornamento, che nel 2023 subiranno un'ulteriore revisione, orientata alla governance responsabile, alla due diligence, al rispetto dei diritti umani, che ben assecondano la complessità del concetto di sostenibilità.
Immagine: Global Reporting Initiative
Il monitoraggio legislativo ambientale
La normativa sull’ambiente ha come fine ultimo quello della tutela ambientale, riconducibile alla necessità di preservare le risorse naturali, ma anche quello di difendere la qualità della vita attraverso una legislazione ambientale specifica, i cui comuni denominatori sono una corretta gestione del territorio e la lotta all’inquinamento in ogni sua forma.
La decodifica di tale materia - a livello europeo, nazionale e regionale, in vigore o in corso di approvazione- necessita di uno sguardo ad ampio raggio, che renda regolarmente accessibili alle aziende i più aggiornati contenuti su giurisprudenza, prassi e documentazione provenienti dalle fonti istituzionali, allo scopo di integrarli in una efficace strategia.
Contributi e finanziamenti: i bandi
Altra enorme, interessante opportunità per le aziende è rappresentata dai bandi. Un esempio su tutti: se alcune risorse del PNRR sono immediatamente utilizzabili dalle compagnie, altre sono rese disponibili tramite avvisi pubblici, consultabili sul portale Italia Domani.
Nel 2021 sono stati stanziati, sotto varie forme, due miliardi e trecento milioni di euro in bandi. Allo stesso modo, nel 2022 sono aperte diverse possibilità per la concessione di contributi a fondo perduto o di finanziamenti agevolati dedicati alle imprese.
In particolare, beneficiari dei contributi a fondo perduto- erogati da enti pubblici europei, statali e regionali- sono le aziende, le PMI, le start up innovative e gli aspiranti imprenditori. I bandi specificano sempre a chi si rivolgono, indicando le caratteristiche e i requisiti, richiesti ai soggetti che presentano la domanda di accesso al contributo.
Orientarsi in tale complicato macrocosmo non è sempre semplice: l’attività di ricerca delle opportunità migliori in relazione alle esigenze della propria organizzazione, così come lo scouting di nuovi enti di erogazione, sono attività che richiedono un importante investimento di tempo per le aziende.
Anche in questo caso, dunque, può essere utile rivolgersi a professionisti, capaci di mappare le reali possibilità integrando competenze, professionalità e strumenti utili allo scopo.
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